Matteo Renzi avverte che l’Europa rischia l’irrilevanza se non si unisce. Propone un’alleanza strategica tra Germania, Francia e Italia.
Negli ultimi mesi, il panorama geopolitico internazionale si è fatto sempre più complesso e instabile, Matteo Renzi ne parla in un intervista al ilmessaggero.it. Il ritorno sulla scena di Donald Trump come figura dominante nella politica americana, insieme alle tensioni crescenti tra Russia e Ucraina, ha messo l’Europa di fronte a una sfida cruciale: rimanere unita o rischiare l’irrilevanza. In questo contesto, la mancanza di una leadership europea forte diventa sempre più evidente, mentre le singole nazioni faticano a trovare una linea comune.
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L’Europa: tra divisioni interne e mancanza di leadership
L’intervento di Trump a Miami ha sollevato molte preoccupazioni tra i leader europei. Matteo Renzi, ex presidente del Consiglio e attuale senatore, ha espresso con chiarezza il suo punto di vista: «L’intervento di Trump a Miami è stato impressionante: ha parlato due ore, ha risposto a domande, ha ripetuto i suoi mantra. Anche quando dice evidenti falsità, come quelle su chi ha iniziato la guerra in Ucraina, ha un suo pubblico che lo adora. Lui non minaccia, ma ha un preciso disegno politico. Trump è questo. E per quattro anni avremo a che fare con lui, facciamocene una ragione. Se l’Europa non lo capisce e non si sveglia, è spacciata.»
Secondo Renzi, il vero problema risiede nell’incapacità dell’Europa di agire come un blocco compatto. «Non è in campo, è in panchina. O forse addirittura è ancora rimasta negli spogliatoi. Chi come noi ha parlato di Stati Uniti d’Europa negli ultimi mesi oggi rivendica la coerenza: o ci mettiamo insieme o saremo spazzati via.» Questo immobilismo, secondo l’ex premier, non fa altro che favorire le potenze esterne, pronte ad approfittare delle divisioni interne all’Unione.
Renzi non risparmia critiche nemmeno alla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen: «Niente, perché non è una leader. È l’espressione di un potere burocratico che iper regolamenta tutto ma non coglie la sfida esistenziale che Trump pone all’Europa. Ursula è un’algida tecnocrate.» Il riferimento al Green Deal come «un errore tragico di cui pagheremo il conto per anni» sottolinea ulteriormente il suo scetticismo verso l’attuale leadership europea.
La proposta: un patto di ferro tra Germania, Francia e Italia
Per affrontare le sfide future, Renzi propone una soluzione chiara: «Serve un patto di ferro tra Germania, Francia e Italia. Tentammo a Ventotene come forse ricorderà, nel 2016, subito dopo la Brexit. Quel progetto fu bloccato dalla sconfitta referendaria. Ma allora come oggi il tema è costruire un nucleo europeo ristretto che sta insieme sulle sfide principali.»
Renzi sottolinea che questo patto non escluderebbe gli altri Stati membri, ma offrirebbe una guida politica forte capace di affrontare le questioni più urgenti. Senza un’iniziativa del genere, l’Europa rischia di restare irrilevante sullo scacchiere globale, schiacciata tra le politiche sovraniste di Trump e l’espansionismo russo.
In conclusione, il monito di Renzi è chiaro: «O ci mettiamo insieme o saremo spazzati via.» Solo un’Europa unita e determinata potrà affrontare le sfide globali e preservare il proprio ruolo nel mondo.