Matteo Renzi non esclude le elezioni anticipate e si prepara per non farsi sorprendere da un ribaltone che non sarebbe poi così clamoroso.
Matteo Renzi guarda con un certo distacco e con grande esperienza al governo giallorosso ed è troppo navigato per non intuire il rischio che l’esecutivo possa cadere decisamente prima della fine della legislatura. E a quel punto Mattarella sarebbe costretto a indicare la via delle urne. E così anche l’ex leader del Pd inizia a studiare un strategia da adottare in caso di voto anticipato.
Tensione al governo, Matteo Renzi non esclude le elezioni anticipate
Realisticamente parlando è difficile credere che Renzi voglia andare al voto. Il leader di Italia Viva è al centro dell’inchiesta sulla Fondazione Open che sta minando il suo consenso ed è alla guida di una formazione politica giovane, che ancora non si è ritagliata il proprio spazio. Ma le tensioni continue tra Pd e M5s, insieme con le pressioni della Lega, potrebbero portare a un clamoroso collasso (che consegnerebbe il Paese al Centrodestra).
Obiettivo Italia Viva al 10 per cento (almeno)
Matteo Renzi ad oggi al voto non ci andrebbe mai ma è troppo intelligente per non avere nel cassetto un piano da mettere in atto. L’ex premier guarda con una certa preoccupazione ai sondaggi ma è consapevole che con una buona campagna elettorale Iv potrebbe raggiungere senza troppe difficoltà il 10%. Insomma, potrebbe dire la sua.
Matteo Renzi ha iniziato a mettere in atto la sua strategia in vista delle elezioni?
Per limitare i danni ed evitare contraccolpi, Renzi ha deciso di prendere le distanze (almeno pubblicamente) dalle polemiche più accese che dividono la maggioranza di governo. Sulla prescrizione è contro Bonafede ma non lo condanna apertamente. Come se non bastasse Iv ha disertato l’ultimo delicato vertice di maggioranza con la benedizione del leader (si risolvano i loro problemi). Insomma, la scalata al 10% è già iniziata.