Renzi agita il governo, “Se qualcuno vuole il voto lo dica”

Renzi agita il governo, “Se qualcuno vuole il voto lo dica”

L’intervista di Matteo Renzi al Corriere della Sera: “Se qualcuno vuole andare al voto lo dica, noi non vogliamo staccare la spina”.

Intervenuto ai microfoni de il Corriere della Sera, Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha parlato del futuro del suo nuovo partito e della tenuta del governo, che nelle discussioni sulla manovra ha traballato e non poco.

Matteo Renzi al Corriere della Sera: “La spina al governo l’ho attacca io, perché dovrei staccarla?”

Nella prima parte della sua intervista al Corriere della Sera Renzi ha parlato della tenuta del governo e ha ribadito di non avere alcuna intenzione di farlo cadere.

“La spina l’ho attaccata io, perché dovrei staccarla? Abbiamo fatto questo governo due mesi fa per evitare l’uscita dell’Italia dall’euro, che senso ha farlo cadere oggi? La legislatura durerà fino al 2023 e questo Parlamento eleggerà il successore di Mattarella”.

Il leader di Italia Viva ha poi giustificato le tensioni nella maggioranza durante le discussioni sulla legge di Bilancio.

“La legge di Bilancio è la più importante legge dello Stato. Normale si discuta. Nel 2018 il Parlamento ha ricevuto un testo dal governo senza poter emendare alcunché. È stata una pagina vergognosa nella vita parlamentare stigmatizzata da tutte le istituzioni, a cominciare dal presidente della Repubblica. Ce ne siamo già dimenticati? Quest’anno la musica è cambiata. E il Parlamento potrà migliorare il testo del governo. Nessuno ha “i pieni poteri” in Italia, fortunatamente. Se uno fa proposte sulla legge di Bilancio fa politica, non ricatti: le idee non sono ultimatum”.

Roma 13/08/2019 – conferenza stampa Matteo Renzi / foto Samantha Zucchi/Insidefoto/Image nella foto: Matteo Renzi

Renzi, “Se qualcuno vuole far cadere il governo lo dica”

Sempre parlando del governo, Renzi ha mandato un chiaro messaggio agli alleati chiedendo chiarimenti.

“Lo sostengono i retroscena. Io non credo al gossip, credo alla politica. Senza di noi questo governo non sarebbe neppure nato. E il governo deve lavorare, non inseguire fantasmi. Poi se qualcuno vuole andare a votare, lo dica apertamente. Io non voglio. E chi frequenta il Parlamento sa che per evitare le elezioni c’era una maggioranza ieri, c’è una maggioranza oggi e ci sarà una maggioranza domani. Il rischio elezioni non esiste”.

“L’Umbria è una regione bellissima, ma appunto una regione”

Nella fase conclusiva del suo intervento l’ex premier ha parlato delle elezioni regionali in Umbria ridimensionando l’importanza dell’appuntamento.

“L’Umbria è una regione bellissima. Ma, appunto, una regione. Non è un caso se Italia viva non è neanche candidata in quella terra. Una cosa sono le Comunali, una cosa sono le Regionali, una cosa saranno le Politiche. Per le quali Salvini dovrà aspettare tre anni e mezzo. Se il mio omonimo non sa come ingannare il tempo gli suggerisco di passare in tribunale e denunciare il suo ex amico Savoini, così chiariremo finalmente il Russiagate”.

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