“Aumentare l’Iva per un taglio del cuneo da 2,5 miliardi è un autogol”: il piano di Renzi sulla manovra

“Aumentare l’Iva per un taglio del cuneo da 2,5 miliardi è un autogol”: il piano di Renzi sulla manovra

Manovra, Matteo Renzi presenta il suo piano al Corriere della Sera: “La spesa per beni e servizi è aumentata in maniera ingiustificabile negli ultimi anni”.

Con una lettera aperta inviata al Corriere della Sera, Matteo Renzi ha presentato la sua proposta per la prossima manovra economica. Il leader di Italia Viva, dopo aver attaccato il governo sul taglio del cuneo fiscale, ha presentato la sua strategia per un provvedimento più coraggioso.

Matteo Renzi, lettera al Corriere della Sera sulla manovra

Per Matteo Renzi la strada da seguire è quella del taglio della spesa per i servizi. In questo modo si potrebbe aiutare il mondo del lavoro in maniera concreta e incisiva.

Se abbassi davvero le tasse agli imprenditori questi assumono. Se metti davvero i soldi in tasca al ceto medio questo spende. Il triennio 2015-2017 dimostra che si può fare“.

Renzi attacca il governo sull’Iva

Il leader di Italia Viva è tornato a parlare dell’aumento dell’Iva criticando il governo e buona parte della struttura ideata da Giuseppe Conte e Roberto Gualtieri.

Ma non è pensabile che per diminuire il cuneo si voglia aumentare l’Iva. Aumentare l’Iva per 7 miliardi e tagliare il cuneo per 2,5 miliardi non è un affare, è un autogol”.

Noi pensiamo che per tornare a crescere si debba sbloccare il pacchetto da 36 miliardi di euro di investimenti pubblici tenuto fermo dai lacci della burocrazia e dell’inconcludenza politica”.

Fonte foto: https://www.facebook.com/matteorenziufficiale

Matteo Renzi: “La spesa per beni e servizi è aumentata in maniera ingiustificabile”

In un altro passaggio della sua riflessione affidata al CorSera, Renzi ha analizzato i costi dello stato, aumentati in maniera consistente negli ultimi anni.

La spesa per i beni e i servizi è aumentata in maniera ingiustificabile da quando abbiamo lasciato il governo. Se oggi spendessimo per queste voci quello che spendevamo noi avremmo i fondi per il cuneo fiscale. Non gli spiccioli che sono stati proposti“.