Matteo Renzi critica duramente il redditometro del governo Meloni, definendolo un ritorno a politiche fiscali punitive e burocratiche.
Matteo Renzi ha espresso critiche forti verso il governo Meloni riguardo alla questione del redditometro, affermando che si tratta dell’ennesimo errore di un esecutivo mediocre. Renzi sottolinea problemi di metodo e merito, dichiarando che a Chigi e al MEF nessuno si è accorto del pasticcio del decreto, mettendo in luce il cattivo funzionamento dell’amministrazione Meloni, incluso il ruolo del sottosegretario Mantovano.
La critica di Renzi sul redditometro
Renzi accusa il governo Meloni di aver contraddetto decenni di lotta per un fisco più equo e di aver mentito attribuendo la colpa al governo Renzi. “Pensavo fosse Giorgia e invece era Pinocchio“, ha dichiarato l’ex premier, ricordando che il suo governo aveva eliminato dal redditometro la media spese Istat, considerata un meccanismo diabolico. Secondo Renzi, questa reintroduzione è una misura illiberale e statalista che grava inutilmente sui contribuenti.
Renzi ritiene che l’attuale esecutivo debba concentrarsi su abbassare le tasse invece di aumentare la burocrazia, affermando che il governo Meloni è confuso e non riesce a portare a casa risultati concreti. La sua critica si estende anche alla gestione complessiva dell’amministrazione, che sembra più attenta alla comunicazione che alle azioni concrete.
Un governo senza risultati
Secondo il leader di Italia Viva, l’esecutivo Meloni è come un’auto in folle: “Non portano a casa un solo risultato“, dice Renzi. Nonostante la premier Meloni comunichi bene e sia destinata a ottenere buoni risultati alle prossime elezioni europee, il governo in sé non riesce a concretizzare alcun risultato significativo. Renzi accusa il governo di aver scambiato la Gazzetta ufficiale con Twitter, suggerendo che la loro attenzione sia più sulla visibilità mediatica che sulla sostanza delle politiche.
Renzi evidenzia come il governo sia inefficace e incapace di raggiungere risultati concreti. Le sue critiche sono dirette non solo alla politica fiscale, ma anche alla gestione complessiva dell’amministrazione, che sembra concentrarsi più sulla comunicazione che sulle azioni concrete.
Matteo Renzi vede nel governo Meloni una gestione confusa e inefficiente, incapace di realizzare riforme significative e accusata di tornare su politiche fiscali punitive per i cittadini. Renzi sottolinea l’importanza di una politica fiscale giusta e meno burocratica, in contrasto con le azioni intraprese dall’attuale esecutivo.