Matteo Salvini contestato a Ballarò. In piazza simboli dell’Ong Mediterranea. Flash mob delle Sardine contro il leader della Lega.
Al Sud la Lega non sfonda. E non sfonda neanche Matteo Salvini, contestato ai mercati di Ballarò da centinaia di persone che si sono radunate in strada dopo aver appreso la notizia della presenza del leader della Lega, in Sicilia anche per incontrare il governatore Nello Musumeci.
Matteo Salvini contestato a Ballarò
Prima ancora dell’arrivo di Matteo Salvini ai mercati di Ballarò, centinaia di manifestanti avevano riempito piazza Mediterraneo per contestare il numero uno del Carroccio. Molte persone hanno indossato la maglia dell’Ong Mediterranea che proprio in Sicilia affonda le sue radici.
Anche le Sardine in piazza. A Palermo sono scese in piazza anche le Sardine, che hanno organizzato un flash mob in occasione della visita del numero uno della Lega.
Leoluca Orlando contro Salvini
Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha aspramente criticato Matteo Salvini ricordando ai siciliani le scelte leghiste che a suo avviso avrebbero danneggiato anche i negozianti.
“Apprendo che il senatore Salvini sarà oggi pomeriggio nel quartiere di Ballarò. Non mi sorprende che abbia deciso di andare in un orario in cui i negozi del mercato storico saranno per lo più chiusi. Se fosse andato in altro momento avrebbe dovuto spiegare ai negozianti perché il suo partito in Consiglio comunale ha votato contro i provvedimenti proposti dalla Giunta per la copertura del mercato storico e per la realizzazione di alloggi popolari. Se fosse andato in altro momento, avrebbe dovuto spiegare ai commercianti e ai residenti perché i rappresentanti della Lega a Palermo hanno definito Ballarò come un ‘quartiere laboratorio per l’integrazione della criminalità‘”.
“La sua passeggiata in solitaria o accompagnato dalla solita claque appare quindi per quella che è: una mera provocazione. Ma sarà comunque per lui un’esperienza utile: gli permetterà di toccare con mano una realtà che sta costruendo il proprio futuro, nonostante i voti contrari della Lega, partendo dalle proprie tradizioni e dalla propria cultura, dal rifiuto di ogni illegalità e dal rispetto di tutti i diritti, dall’incontro e dall’accoglienza, dalla partecipazione diretta dei cittadini, di tutti i cittadini del quartiere e della città“.