Contestazione a Melfi per Matteo Salvini che risponde dal palco: Se ci fossero i partigiani veri si ribalterebbero nella tomba a vedere questi dieci sfigati.
Prosegue il tour elettorale di Matteo Salvini in Basilicata. Nei primi giorni di campagna elettorale, il leader della Lega ha collezionato contestazioni in ogni piazza in cui si è recato. Dopo le urla della piazza di Marsicotevere, a Potenza, il vicepremier ha dovuto fare i conti con l’infuocata piazza di Melfi, dove è stato accolto da slogan, cori e striscioni. Dei contestatori.
Basilicata, Matteo Salvini contestato a Melfi
Questa volta Matteo Salvini ha perso la pazienza di fronte ai contestatori e invece della classica battuta sui migranti da accogliere si è lasciato andare a un poco elegante “Toglietevi dalle palle“.
Di fronte agli slogan e ai cori dei contestatori, il numero uno del Carroccio ha fatto ricorse alle maniere forti per provare a ribadire la propria leadership.
“Vi ringrazio perché sto trovando una marea di affetto. Ma considero affetto anche questi ragazzi“, ha detto Salvini dal palco di Melfi facendo riferimento ai contestatori che hanno interrotto il suo comizio elettorale.
“Vi voglio bene, vi sto vicini. Sembrano i concetti di mia figlia, con i problemi che mia figlia ha sei anni. Una parte del problema la risolviamo dall’anno scolastico 2019-2010 perché torna materia di studio obbligatoria l’educazione civica, così le maestre insegneranno ai ragazzi che quando una persona parla la si lascia parlare poi se si ha un’idea si espone. Qua di idee non ce ne sono“.
Di seguito il video condiviso da Matteo Salvini sul proprio comizio a Melfi
I contestatori gli danno del fascista, Matteo Salvini: Io sono orgogliosamente italiano
“Fascista? Madonna che noia, dicono sempre le stesse cose. Io sono orgogliosamente italiano“, ha dichiarato Matteo Salvini commentando i cori della piazza, che lo ha accusato di essere fascista.
“Ragazzi, io sono simpatico e bello, non date fastidio a me, date fastidio a loro. O state zitti o vi togliete dalle palle, molto semplicemente. Se ci fossero i partigiani veri a vedere questi dieci sfigati si ribalterebbero nella tomba a vedere da chi sono rappresentati oggi“.