Salvini sulla liberazione di Silvia Romano: “Qualche domanda deve avere una risposta”. La polemica travolge il mondo della politica.
Non accennano a placarsi le polemiche intorno alla liberazione e al ritorno in Italia di Silvia Romano, e la questione diventa anche e soprattutto politica, con il leader della Lega Matteo Salvini che chiede risposte sul riscatto.
Salvini sul caso Silvia Romano: “Qualche domanda deve avere una risposta”
Intervenuto ai microfoni di Rtl 102.5 il leader della Lega Matteo Salvini ha commentato il ritorno in Italia di Silvia Romano senza risparmiare critiche neanche tanto velate al governo.
“Ieri era la Festa della Mamma e quindi della gioia per quella famiglia. Quando si libera una ragazza di 24 anni dopo 18 mesi è il momento della festa. Certo, qualche domanda deve avere una risposta […]. Ho letto che si è convertita all’Islam. Ricordo che in Kenya l’Islam è fuorilegge ed è punito con la prigione, e i soldi del riscatto sarebbero stati incassati da questa organizzazione terroristica, Al-Shabaab, che coi suoi attentati ha ucciso centinaia di persone”.
“Io al ritorno avrei tenuto un atteggiamento più sobrio da parte delle istituzioni, un profilo più basso. Penso che un ritorno più riservato avrebbe evitato pubblicità gratuita a livello mondiale a questi infami che nel nome della religione hanno ucciso centinaia di persone“, ha concluso il leader della Lega.
Luigi Di Maio prova a spegnere le polemiche: “Adesso un po’ di rispetto per favore”
Luigi Di Maio con un post condiviso sulla propria pagina Facebook ha provato a disinnescare le polemiche nate intorno all’operazione condotta dal governo italiano.
“Silvia è una giovane ragazza che ha vissuto 18 mesi da prigioniera. Prima in Kenya. Poi in Somalia. A soli 23 anni. Grazie all’impegno di donne e uomini dello Stato oggi è nuovamente in Italia, tra le braccia della sua famiglia. E questa è l’unica cosa che conta. Quell’abbraccio intenso, infinito, vero, emozionante di Silvia con il padre, la madre e la sorella ha commosso tutti. Silvia è viva, sta bene. Adesso, per favore, un po’ di rispetto”.