Salvini sogna il blitz estivo per far cadere il governo e andare al voto. La maggioranza è in difficoltà e rischia il ribaltone.
È passato un anno dalla crisi di governo innescata da Matteo Salvini, che dal Papeete ha avviato l’effetto domino che ha portato alla caduta del governo giallo-verde e alla nascita inaspettata del governo M5s-Pd (+IV). Matteo Salvini al Papeete ci tornerà anche quest’anno, assicura. Sempre sognando di far cadere il governo, che questa volta non è il suo.
L’obiettivo politico che muova Matteo Salvini ormai da un anno a questa parte è sempre lo stesso. Elezioni anticipate. Nonostante i punti persi nei sondaggi la Lega resta il primo partito in Italia e vive una fase favorevole. Il Paese è in crisi, il governo è fermo(o quasi) e Salvini è tornato ad infiammare le piazze.
Tensione nella maggioranza, Salvini sogna il riscatto dal Papeete: far cadere il governo
E far cadere il governo in estate è una missione difficile ma non impossibile. Intanto la fuga di parlamentari dal Movimento 5 stelle indebolisce la maggioranza. Alcuni dei delusi sono passati alla Lega. Doppio smacco al governo che rischia lo scacco matto.
Già perché nelle prossime settimane il governo dovrà confrontarsi con voti pericolosi. Il rischio è che la maggioranza arrivi spaccata alla prova del voto e vada sotto. Un trampolino di lancio perfetto per il Centrodestra che ha quel punto dovrebbe solo soffiare sul castello di carte per arrivare alle elezioni.
Un Centrodestra con la maggioranza assoluta potrebbe cambiare il volto dell’Italia
Il governo dal canto suo è mosso da uno scopo impegnativo, come ricordato anche da Matteo Renzi. L’avvicendamento al Quirinale. I giallorossi vogliono dare le carte. Il rischio è quello di creare un Centrodestra più forte di quello annullato lo scorso anno con una manovra di Palazzo. Ad oggi il Centrodestra intravede una maggioranza netta. La coalizione formata da Lega, FdI e FI potrebbe avere i numeri per cambiare addirittura la Costituzione avvalendosi della maggioranza assoluta. Potrebbe cambiare il volto all’Italia senza grandi difficoltà. E questo lo hanno capito bene in casa Pd.
