Mattia, il bimbo morto durante l’alluvione nelle Marche

Mattia, il bimbo morto durante l’alluvione nelle Marche

Mattia è il bambino deceduto a causa dell’alluvione nelle Marche. Il suo papà non ha mai smesso di sperare.

Mattia era il piccolo di otto anni disperso a causa dell’alluvione verificatasi nelle Marche il 15 settembre. Le ricerche sono andate avanti per giorni: prima una scarpa, dopo lo zainetto. Poi il corpo di Mattia, ormai privo di vita. La famiglia del piccolo Mattia ci ha sperato fino all’ultimo. Il papà, stremato dal dolore: “Mi sento morire: voglio ricordarlo com’era l’ultima sera trascorsa insieme”. 

Tiziano Luconi, il papà di Mattia, ha continuato a crederci fino all’ultimo. “Speravo lo trovassero vivo, ci ho sperato fino all’ultimo. Voglio ricordare mio figlio come l’ho lasciato quella sera per l’ultima volta, quando era ancora vivo. Come mi sento? Mi sento morire. Sono distrutto. S’immagini di dare una martellata su una statua di cristallo. Mi sento morire”.  

La mamma del piccolo, Maria Silvia Mereu, aveva detto: “So che trovarlo in vita è un po’ impossibile”. Il sindaco Davide Dellonti ha parlato della perdita: “C’è un clima di tristezza per tutti, surreale. La notizia è rimbalzata subito in paese. Il ritrovamento concretizza il fatto che tutti sapevamo ma non volevamo“. 

Durante un’intervista con Qn-Carlino, la mamma di Mattia ha dichiarato: “Sono stata qua per ripercorrere quanto successo. Quelle sono le cisterne dove mi sono poi arrampicata per rifugiarmi, quello è l’albero dove mi sono aggrappata. Sono salva per miracolo e non so ancora come sia possibile. Era tutto buio, le uniche luci provenivano dai fulmini e dai lampi che illuminavano il cielo. C’era un gran frastuono”. 

La vicenda

Mentre Silvia si trovava in macchina con il figlio, è arrivata la mareggiata. Entrambi sono usciti dall’abitacolo prima che si riempisse d’acqua: “Mattia abbracciato a me e io che cercavo di nuotare con le braccia. Lo sentivo, lui era attaccato. Faticavo tantissimo, ma lo sentivo. Poi nel marasma si è perso. Ho un flash, non so se l’ho sognato. Il bambino aggrappato ad un tronco che mi porgeva la mano. Piangeva. E urlava. Poi sono affondata e non l’ho visto più”.