Maturità 2023, oggi la seconda prova per 536mila studenti

Maturità 2023, oggi la seconda prova per 536mila studenti

Brano di Seneca per gli alunni del liceo Classico, studio di funzioni al liceo Scientifico.

Dopo la prima prova di italiano, la Maturità 2023 continua con la seconda prova scritta, nella quale il ministero elabora i temi in base all’indirizzo e alle materie. Un brano di Seneca per il liceo Classico, due problemi matematici che richiedono lo studio di una funzione per lo Scientifico. Al liceo Linguistico la prova prevede la prima lingua e cultura straniera.

Anche la seconda prova ha carattere nazionale e si svolge contemporaneamente in tutte le scuole. La durata varia in base all’indirizzo: 6 ore per il Classico, 4-6 ore per lo Scientifico e il Linguistico e 6 ore al giorno per 3 giorni consecutivi per l’Artistico.

La seconda prova al liceo Classico

Il testo scelto per la seconda prova al liceo Classico si intitola “Chi è saggio non teme il volgo“. Questo brano di Seneca è rivolto all’amico Lucilio ed è stato selezionato dal Ministero per la seconda prova scritta del Liceo Classico. Nel testo, Seneca dimostra all’amico come i principi della filosofia possano guidare verso la virtù in mezzo alle superficiali convenzioni sociali.

Nel compito richiesto ai maturandi, oltre alla traduzione del testo, viene richiesta la comprensione e l’interpretazione dello stesso, l’analisi linguistica e stilistica, nonché un approfondimento e riflessioni personali sul tema. La durata massima della prova è di sei ore.

Le funzioni al liceo Scientifico

Per quanto concerne il compito di matematica al liceo Scientifico, entrambi i problemi richiedono lo studio di una funzione. Secondo quanto segnala Skuola.net, si tratta di problemi con un approccio tradizionale, senza allusioni a situazioni reali come invece accaduto nel 2017 con il noto esempio della ruota quadrata.

Il massimo punteggio previsto per la seconda prova scritta è 20 punti. Nelle scuole professionali di nuovo ordinamento, invece, la prova si concentra sulle competenze e sui temi fondamentali dell’indirizzo e non sulle discipline.

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