Maxi sequestro di cocaina al porto di Genova, oltre mezza tonnellata
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Direttore: Alessandro Plateroti

Maxi sequestro di cocaina al porto di Genova, oltre 500 kg

Un’altro maxi sequestro di cocaina al porto di Genova, un carico di oltre mezza tonnellata di droga partito dalla Colombia e diretto a Napoli.

GENOVA – Maxi sequestro di cocaina al porto di Genova. Il 1 luglio 2019 la Guardia di Finanza ha sequestrato oltre mezza tonnellata di cocaina. Si tratta del secondo tentativo di importare cocaina dal Sud America attraverso Genova in meno di un mese.

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L’operazione è stata gestita dai funzionari dell’ufficio antifrode dell’Agenzia delle Dogane di Genova 1 in collaborazione con la gli agenti del II Gruppo della Guardia di Finanza di Genova e con gli agenti del Nucleo Pef.

Maxi sequestro di cocaina al porto di Genova, successo per l’operazione Nevischio

IL’operazione ha scoperto, e confermato, un traffico internazionale di cocaina che utilizza il porto di Genova come punto di arrivo. Gli agenti hanno sequestrato 19 borsoni contenenti 493 panetti di droga, per un totale di 538 kg di cocaina. E i borsoni sono stati trovati all’interno di un container diretto a Napoli.

Guardia di Finanza
fonte foto https://twitter.com/ScicliNotizie

L’operazione denominata “Nevischio” è nata da una sorveglianza costante dei flussi marittimi, che ha portato già a numerose operazioni di sequestro nel porto di Genova. Come il sequestro a Sampierdarena del 31 gennaio 2019, dove sono stati sequestrate oltre 2 tonnellate di cocaina.

L’operazione è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia e antiterrorismo della Procura di Genova. Anche le autorità francesi hanno collaborato all’operazione.

Droga nel caffè diretta verso Napoli

La cocaina sequestrata dalla Guardia di Finanza aveva una copertura. Era nascosta dietro a tonnellate di caffè all’interno di un container, che si trovava su una nave liberiana.

Una volta arrivato a Genova, il container sarebbe dovuto essere piazzato su un’altra nave e diretta verso il porto di Napoli. E una volta lì è facile intuire come sarebbe successo.

La cocaina sarebbe andata in mano alle organizzazioni mafiose campane, tagliata e immessa in commercio. Il tutto per un valore di 200 milioni di euro.

Il problema, tuttavia, è la connessione tra i cartelli colombiani, e sudamericani in generale, con i numerosi porti europei che utilizzano per spedire tonnellate di droga.

Fonte dell’immagine di copertina: https://www.facebook.com/pg/Guardia-di-Finanza

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ultimo aggiornamento: 4 Luglio 2019 12:43

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