Dopo il fermo di alcuni deputati del Parlamento europeo, le autorità belghe hanno arrestato anche alcuni loro segretari.
Al centro l’indagine portata avanti su alcuni europarlamentari, insieme ai loro segretari e famigliari. Ieri mattina le autorità belghe hanno iniziato un’operazione per presunti fatti di organizzazione criminale, corruzione e riciclaggio di denaro. Da mesi la polizia indaga su una presunta organizzazione criminale, infiltrata nel cuore del Parlamento europeo e sospettata di interferenza nella politica dell’Unione e corruzione da parte del Qatar. Finora ci sono state 17 perquisizioni e 4 arresti.
Gli arresti italiani
Non solo i parlamentari sono stati fermati, ma anche i loro segretari e alcuni dei loro famigliari. Il primo Antonio Panzeri, europarlamentare dal 2004 al 2019 eletto tre volte col Pd poi passato ad Articolo Uno, e del suo ex assistente, con il sequestro di 500mila euro in contanti.
Poi c’è stato il fermo di Luca Visentini – segretario generale della Confederazione internazionale dei sindacati ed ex numero uno dei sindacati europei – e infine anche del direttore di una ong. Successivamente anche la moglie di Panzeri, Maria Colleoni, e la figlia Silvia sono state arrestate in provincia di Bergamo.
Caso Kaili
Ieri sera Eva Kaili, vicepresidente del Parlamento europeo, è stata arrestata dopo aver perquisito la sua casa dove vive con il suo compagno. Il provvedimento ha sconvolto Bruxelles perché la polizia belga non ha fatto il passaggio alla commissione giuridica del Parlamento europeo, competente a esprimersi sulle richieste di revoca dell’immunità parlamentare.
Eletta nelle liste del partito socialista ellenico Pasok e iscritta al gruppo dei Socialisti e democratici, Kaili è stata scaricata da entrambe le forze politiche poche ore dopo l’accaduto.
Assistenti parlamentari
Le indagini hanno coinvolto anche l’assistente parlamentare dell’eurodeputata belga Maria Arena, dei Socialisti e democratici, e considerata vicina a Panzeri. L’abitazione della segretaria politica è stata perquisita stamattina e l’ufficio è stato sigillato. Arena ha affermato: “L’inchiesta non ha niente a che fare con il fatto che lei sia la mia assistente”.
Anche l’ufficio degli assistenti dell’eurodeputato socialista belga Marc Tarabella è stato sigillato dalle forze dell’ordine, ma l’eurodeputato ha preferito non commentare la vicenda.
I legami col Qatar
Molti degli indagati sembrano avere un legame particolare con il Qatar. Panzeri si è recato personalmente a Doha diverse volte durante il suo ultimo mandato da europarlamentare, per incoraggiare “il primo ministro e il suo Paese a continuare il processo di riforme e a garantire rispetto dei #dirittiumani”, come scrive lui stesso in un tweet.
Più di recente, il 10 febbraio 2022, Panzeri ha sostenuto i passi avanti del Paese del Golfo in materia di diritti umani in un intervento pubblicato sia sul sito dell’ong Fight impunity che sul giornale online huffingtonpost.it.
Eva Kaili invece avrebbe difeso il Qatar nel dibattito per la tutela dei diritti umani. “Oggi i Mondiali in Qatar sono la prova, in realtà, di come la diplomazia sportiva possa realizzare una trasformazione storica di un Paese con riforme che hanno ispirato il mondo arabo”, ha dichiarato la vicepresidente del Parlamento europeo.