McDonald’s, Starbucks, Coca Cola e Pepsi hanno deciso di lasciare la Russia. Una decisione che rischia di creare diverse complicazioni al Paese.
ROMA – La decisione della Russia di invadere l’Ucraina rischia di avere delle conseguenze economiche importanti per Mosca. Se le sanzioni decise dall’Occidente non spaventano il Cremlino, i passi indietro da parte delle aziende più importanti potrebbero portare Putin a fare un passo indietro per provare a salvare alcune entrate.
McDonald’s, Starbucks, Pepsi e Coca Cola, infatti, hanno annunciato la propria decisione di interrompere temporaneamente i servizi nei confronti della Russia. Un passo indietro strettamente legato al conflitto e per questo ci aspettiamo delle reazioni da parte di Mosca.
Russia sempre più isolata
E’ una Russia sempre più isolata quella che si presenta ormai a due settimane dallo scoppio della guerra contro l’Ucraina. La scelta di Putin continua a non essere condivisa e vedremo cosa realmente può succedere nei prossimi giorni considerando che molte aziende hanno ribadito il proprio no a continuare i propri servizi a Mosca.
Il rischio di avere conseguenze economiche importanti è molto alto, ma da parte del Cremlino non c’è nessuna intenzione di fare un passo indietro e per questo ci aspettiamo un vero e proprio braccio di ferro.
Putin prepara la contromossa
Putin presto, inoltre, potrebbe rispondere. Il presidente russo ha ribadito in più di un’occasione la sua intenzione di mettere in campo una contromossa per difendersi da queste decisioni. Non è chiaro se saranno coinvolti queste multinazionali oppure solamente i Paesi.
I prossimi giorni, quindi, saranno fondamentali per capire il destino di questo conflitto e se, soprattutto, si potrà arrivare ad una soluzione pacifica considerando anche le diverse conseguenze economiche che potrebbero esserci sia per la Russia che per gli altri Paesi coinvolti in questa guerra.