Due medici sono stati aggrediti all’Umberto I per la ‘troppa attesa’. I carabinieri hanno fermato due persone per lesioni personali.
ROMA – Due medici sono stati aggrediti all’Umberto I. I carabinieri hanno denunciato due persone accusate di lesioni personali, interruzione di pubblico servizio e violenza a incaricato di pubblico servizio. Gli aggressori – secondo quanto riportato dai militari – sono un uomo senza fissa dimora di 36 anni ed un 23enne di Genzano. Entrambi hanno precedenti.
I denunciati nei prossimi giorni saranno ascoltati dagli inquirenti per chiarire meglio la loro posizione nell’aggressione ai due medici.
L’aggressione
L’aggressione è avvenuta domenica 4 agosto 2019. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i due si sono lamentati al pronto soccorso per la lunga attesa. Dopo le prime proteste i denunciati hanno iniziato ad inveire contro i medici aggredendoli. Uno dei dottori ha riportato una contusione alla spalla giudicata guaribile in una decina di giorni.
Le reazioni
Dura la condanna da parte dell’Ordine dei Medici che chiede al Governo di passare “dalle parole ai fatti“. “Nonostante gli impegni assunti – afferma il vicepresidente Pier Luigi Bartoletti – i pronto soccorso italiani restano terra di nessuno. Forse è il caso di assumere quei provvedimenti promessi per rafforzare controlli e prevenzione“.
“Da troppo tempo – conclude – questo fenomeno va assumendo cadenza quotidiana. Esprimo a nome dell’Ordine dei medici solidarietà e vicinanza ai due colleghi aggrediti e colpevoli solo di svolgere il proprio lavoro al servizio dei cittadini in uno dei pronto soccorso più affollati della Capitale“.
Solidarietà anche da parte dell’assessore regionale Alessio D’Amato: “Si tratta dell’ennesima vile e inaccettabile aggressione nei confronti del personale sanitario. Per questo motivo ancora una volta ribadisco che la soluzione migliore sarebbe quella di riaprire al più presto i posti di polizia all’interno delle strutture ospedaliere e soprattutto nei presidi sanitari dove l’afflusso è sempre molto alto“.
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