La manovra del governo Meloni ha lasciato insoddisfatti i medici che ora chiedono 2 miliardi in più da vincolare agli stipendi.
Secondo la Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere, la legge di Bilancio proposta per il settore non garantisce risorse adeguate e metterebbe a rischio la tenuta stessa del sistema sanitario che è già “in forte sofferenza per la carenza di medici e infermieri” ha detto il presidente Migliore secondo cui 1,4 miliardi di euro sono “un segnale di attenzione del governo nei confronti delle richieste fatte ma non può che essere solo una parte del finanziamento destinato alla Sanità”.
Quei soldi investiti per la sanità basteranno a coprire soltanto le bollette. La crisi energetica e il caro bollette hanno colpito anche le strutture ospedaliere che con riscaldamenti e macchinari stanno avendo conti stellari. I 2 miliardi di euro in più stanziati per il 2023 “ad oggi non sono sufficienti a colmare il definanziamento decennale del settore: l’Italia, in termini di risorse, si è mantenuta stabilmente al di sotto di molti altri Paesi europei e questi 2 miliardi servono appunto a pagare le bollette e i costi dell’inflazione e dunque a mantenere la sanità agli stessi livelli degli anni precedenti, ma non a fare passi in avanti” lamentano i medici.
Per i sanitari non bastano i fondi stanziati dal governo
La critica parte anche dalla richiesta di riportare il sistema sanitario nazionale al centro delle politiche pubbliche. Secondo i medici e gli operatori sanitari, la manovra non ha dedicato abbastanza spazio e fondi al Ssn. Come si legge nella bozza “1,4 miliardi serviranno “a contribuire a far fronte ai maggiori costi determinati dall’aumento dei prezzi delle fonti energetiche” e poi è previsto un “incremento di 650 milioni di euro per l’anno 2023” da destinare all’acquisto dei vaccini e dei farmaci per la cura dei pazienti Covid.
Il Fondo sanitario nazionale, quello che distribuisce i soldi alle Regioni, aveva avuto un aumento di 2 miliardi con il governo Draghi: dal 2023 sarebbe arrivato a 126 miliardi, poi a 128 nel 2024. Con l’intervento del governo Meloni sale a 128 miliardi nel 2023 e 130 nel 2024, praticamente 4 miliardi in più rispetto al 2022. Fondi che ai medici ancora non bastano perché in tutto ciò non sono state fatti interventi per migliorare le condizioni di lavoro del personale sanitario.
Per questo motivo, il presidente dell’Ordine dei medici chiede di destinare i 2 miliardi aggiuntivi all’aumento degli stipendi che potrebbe tradursi in mille euro in più in busta paga. Nella bozza della manovra, inoltre, è previsto un incremento dell’indennità di pronto soccorso per medici e infermieri per il riconoscimento delle particolari condizioni di lavoro. Dal 2024 sono previsti altri 200 milioni.