Il ministro della Salute parla delle misure da intraprendere per incentivare la sanità pubblica. I sindacati rispondono.
I sindacati dei medici il prossimo 15 dicembre scenderanno in piazza per chiedere un confronto al ministero e che i soldi per il sistema sanitario nazionale vengano messi in finanziaria al più presto. I medici rigettano la proposta del ministro Schillaci di pagare di più chi trascorre più ore in corsia. Secondo loro non risponde all’esigenza di chi lascia il Ssn. La richiesta è pagare di più l’orario ordinario non quello straordinario per la mole di lavoro che ogni giorno hanno da fare.
Quindi Silverio, segretario nazionale dell’Anaao-Assomed, il sindacato dei medici dirigenti del Ssn, chiede al ministro un incontro in risposta all’intervista del ministro della Salute Orazio Schillaci. Anche Filippi, segretario nazionale Fp Cgil medici e dirigenti Ssn risponde alla proposta del ministro “Siamo preoccupati dalle affermazioni del ministro della Salute Schillaci che non sa proporre altro che far lavorare di più i medici negli ospedali, ci danno la misura di quanto non conosca la realtà delle aziende sanitarie” dice.
I medici rifiutano la proposta
“In tutti i servizi i medici sono ormai al di sotto della soglia minima di sostenibilità. Ovunque lavorano già molto di più delle 38 ore settimanali, i professionisti ogni anno accumulano un extraorario medio di 200 ore che poi viene azzerato senza essere retribuito. Per non parlare delle ferie non godute” aggiunge.
Per Schillaci oltre ad aumentare la presenza dei medici negli ospedali con una rivalutazione del trattamento economico di tutto il personale medico e sanitario. Dopo l’intervista del ministro su Repubblica arriva la risposta dei sindacati dei medici che rifiutano l’offerta e chiariscono le motivazioni.
In un’altra intervista sul Corriere invece Schillaci ha parlato della pandemia e delle misure da prendere come l’isolamento breve per gli asintomatici. Poi assicura la partenza della campagna per la quarta dose.