Dieci morti, tra cui un bambino, in un raid sul campo profughi di Shati: nel frattempo, Israele ordina l’evacuazione di Gaza City.
Mentre in Ucraina continua il botta e risposta sul possibile arrivo di truppe occidentali, a Gaza la situazione precipita con l’ennesimo attacco aereo israeliano che ha colpito il campo profughi di Shati. Secondo quanto riferito da Al Jazeera, dieci persone, tra cui un bambino, sono rimaste uccise nel bombardamento di due abitazioni. Parallelamente, le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno emesso un ordine di evacuazione per i residenti di Gaza City.

Guerra Israele-Hamas: 10 vittime nel campo profughi di Shati
L’attacco aereo, come riportato da Sky News, che ha colpito il campo di Shati ha causato la morte di dieci palestinesi, tra cui un bambino. Lo riferiscono fonti dell’ospedale al-Shifa ad Al Jazeera. Il bombardamento ha interessato due abitazioni, provocando un bilancio tragico che si aggiunge alle oltre cinquanta vittime registrate nella giornata precedente a Gaza City, tra cui almeno sette bambini, secondo quanto riportato dall’emittente araba.
Durante la notte, gli attacchi sono proseguiti con raid contro abitazioni civili e con la demolizione di edifici, tra cui la Mushtaha Tower, un grattacielo di 12 piani situato nella parte occidentale della città. L’IDF ha dichiarato che l’edificio era utilizzato da “terroristi di Hamas“. Amnesty International ha avvertito che l’escalation dell’attacco israeliano su Gaza City comporta “conseguenze catastrofiche e irreversibili” per la popolazione palestinese.
Israele ordina l’evacuazione immediata di Gaza City
Nel contesto di una crescente pressione militare, aggiunge Sky News, Israele ha ordinato l’evacuazione della popolazione di Gaza City verso l’area costiera di Al-Mawasi, nel sud della Striscia. In un messaggio in arabo diffuso sui social media, il colonnello Avihai Adraee ha invitato i residenti: “Ai residenti di Gaza City e a tutti coloro che vi si trovano: approfittate di questa opportunità per trasferirvi senza indugio nella zona umanitaria e unirvi alle migliaia di persone che vi si sono già recate“.
Un portavoce dell’IDF ha specificato che l’area umanitaria a Khan Younis è dotata di “vitali infrastrutture umanitarie come ospedali da campo, condutture per l’acqua e apparecchi per la desalinizzazione, cosi’ come forniture costanti di cibo, tende, medicine e strumentazione medica che vi sarà trasportata attraverso un coordinamento tra il Coordinatore delle attività governative nei Territori e la comunita’ internazionale“.
Donald Trump, parlando dallo Studio Ovale, ha dichiarato: “Se Hamas non libera tutti gli ostaggi sarà brutta“. Ha aggiunto: “Dipende da Israele ma se la vedranno brutta“, sottolineando che “i negoziati con Hamas sono in fase molto avanzata“.