L’Onu ha respinto una risoluzione per prolungare l’embargo alla vendita di armi all’Iran. E Putin lancia la proposta di una riunione 5 + 1.
NEW YORK – La questione Iran raggiunge l’Onu. Dopo lo storico accordo di pace tra Israele e Emirati Arabi Uniti, Teheran ha espresso forti critiche nei confronti di Abu Dhabi e Dubai.
Onu, respinta risoluzione Usa contro l’Iran
In parallelo, al consiglio di sicurezza dell’Onu è giunta alla discussione e al voto una risoluzione americana per prolungare l’embargo alla vendita di armi all’Iran, che scade il 18 ottobre. Lo afferma il segretario di stato, Mike Pompeo. Solo due Paesi hanno votato a favore, altri due si sono detti contrari e undici si sono astenuti: quindi il testo non ha ottenuto il minimo richiesto di nove voti favorevoli per la sua approvazione.
La decisione del Palazzo di Vetro è stata criticata dal segretario di Stato americano Pompeo: “Il Consiglio di sicurezza ha fallito nell’agire in modo deciso in difesa della pace e della sicurezza internazionale e questo è imperdonabile. Sono stati respinti gli appelli diretti a estendere l’embargo alle armi da numerosi Paesi del Medio Oriente“.
Russia propone 5 + 1
E così, il presidente russo Vladimir Putin ha proposto a stretto giro di posta un vertice dei cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite con Germania e Iran per discutere il dossier iraniano.
“Le discussioni al Consiglio di sicurezza dell’Onu sulla questione iraniana si fanno sempre più tese. La situazione sta peggiorando“, ha affermato il capo del Cremlino in un comunicato, denunciando “accuse infondate contro l’Iran“. Pertanto, la Russia propone di organizzare “quanto prima una riunione online” dei capi di Stato o di governo dei membri permanenti del Consiglio (Russia, Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Cina) e dei leader di Germania e Iran. “La questione e’ urgente“, ha affermato ancora Putin.