Medvedev dichiara che Mosca sarebbe pronta a reagire con armi atomiche. Da Mosca arriva quindi un altra minaccia.
L’ex presidente russo Medvedev ha chiarito che se l’Ucraina non abbandona la richiesta di ristabilire i vecchi confini, la reazione di Mosca sarebbe usare il nucleare. Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo ha scritto su Telegram: «La tesi dei paesi occidentali è che non si può permettere alla Russia di vincere. Che significa? Se non vince la Russia, deve vincere l’Ucraina. E l’obiettivo di Kiev è il ritorno di tutti i territori che in precedenza le appartenevano».
Il presidente Volodymyr Zelensky, infatti, ha recentemente detto che «Se i russi vogliono negoziare, devono restituirci il nostro territorio, ritirarsi oltre i confini internazionalmente riconosciuti del 1991». Per Kiev, l’unica pace possibile è l’integrità territoriale e da questo non si sposta. Ma per il Cremlino questa possibilità non è contemplata e quindi si perpetua la guerra, nel caso anche nucleare perché la Russia non ha intenzione di cedere né le regioni annesse – Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia, Cherson – né la Crimea.
Nuova minaccia nucleare da Mosca
Secondo Medvedev “questa è una minaccia all’esistenza stessa del nostro Stato», e se Kiev dovesse provare a riconquistare i territori annessi alla Russia, quest’ultima reagirebbe con armi atomiche. Come ha dichiarato: «rappresenta una ragione diretta per l’applicazione della clausola 19 dei Fondamenti della politica della Federazione Russa nel campo della deterrenza nucleare». Inoltre, l’occidente «spinge il mondo verso una guerra globale, solo la vittoria russa è una garanzia contro la guerra mondiale».
Per l’ex leader del Cremlino, l’obiettivo di Kiev di “strappare” territori e popolazioni dalla Russia è una provocazione per una guerra mondiale con armi nucleari. Da Mosca arriva quindi un’altra minaccia di utilizzo di bombe atomiche, nonostante le dichiarazioni di smentite del Cremlino dei giorni scorsi riguardo all’eventuale uso di queste armi distruttive.