Mega tempesta fa morti e feriti: milioni di persone al buio

Mega tempesta fa morti e feriti: milioni di persone al buio

Oltre alla Russia, l’ondata di maltempo ha colpito in maniera devastante anche Crimea e Ucraina: onde gigantesche fino ai palazzi.

Una tempesta dalla forza mostruosa ha devastando il Sud della Russia, la Crimea – annessa alla nazione nel 2014 – e le regioni dell’Ucraina conquistate da Mosca. Il passaggio dell’uragano ha lasciato oltre 2 milioni di persone senza elettricità, causando anche la morte di diversi residenti.

Maltempo in Russia: il bilancio delle vittime

I media russi parlano della “tempesta del secolo”, che dietro di sé ha lasciato un’enormità di danni. Le zone investite dal maltempo sono state teatro di violente mareggiate e forti raffiche di vento che viaggiano fino a 24 metri al secondo, con onde gigantesche alte anche 8 metri che sono arrivate fino ai palazzi, in particolare nella località di Sochi.

Come riporta Tass, il ministero dell’Energia russo ha parlato di due morti e di almeno 10 feriti a causa della tempesta indomabile. Una vittima è stata trovata a Sochi, nella Russia meridionale, mentre la seconda in Crimea.

Milioni di persone senza elettricità

Sono soprattutto nelle località balneari di Sochi e Anapa che si stanno riscontrando i danni più significativi. Qui la tempesta ha sradicato centinaia di alberi e numerose strutture metalliche presenti sulle spiagge, che hanno provocato anche diversi feriti.

Quasi 2 milioni di persone sono rimaste senza elettricità nel sud della Russia, in Crimea e in Ucraina, dopo il passaggio dell’uragano. Le autostrade sono completamente inondate, provocando appunta gravi interruzioni di corrente. Interrotte anche le linee ferroviarie a causa di alcuni alberi caduti sui binari.

A Vityazevo, vicino ad Anapa, l’uragano ha provocato l’incaglio della nave mercantile Blue Shark, mentre a Novorossiysk è stata annunciata la sospensione del carico di petrolio, a causa di “condizioni meteorologiche estremamente sfavorevoli”.

In Crimea il Mar Nero ha straripato sulle autostrade: il governatore Sergei Aksionov ha dichiarato il 27 novembre giorno non lavorativo. A Sebastopoli infine, la tempesta ha allagato l’acquario locale, provocando la morte di oltre 500 animali marini.

L’uragano Bettina su gran parte d’Europa

Si tratta della prima tempesta invernale che ha colpito tutta l’Europa orientale, denominata “Bettina”, che ha portato un vortice di natura artica, giunto direttamente dal comparto scandinavo.

Come riferiscono gli esperti di 3BMeteo, si tratta di “un vero e proprio mostro centrato sul Mar Nero”, che sta colpendo tragicamente tutte le nazioni europee orientali e in parte anche l’Italia. Tuttavia, sul nostro territorio, “l’instabilità è comunque agli sgoccioli”.

“Attorno al vortice la circolazione ventosa assume i caratteri di un ciclone con raffiche che in quota sulla Slovacchia hanno superato i 200kmh. Venti violenti anche in Germania, Romania, Grecia con raffiche al suolo e sul mare Egeo anche superiori ai 120kmh, come un uragano di categoria 1“, spiegano i meteorologi.