Uccisa dal marito nel 2011, il caso di Melania Rea torna a far parlare. Sua madre ha raccontato come ha spiegato alla nipote l’accaduto.
Sono passati ormai ben oltre dieci anni da quel 2011, quando Melania Rea è stata uccisa da suo marito, Salvatore Parolisi. Il caso dell’omicidio ritorna spesso alla memoria e in queste ore, la madre della vittima, Vittoria, ha raccontato di come ha dovuto spiegare a sua nipote, figlia della coppia, quanto sia accaduto quando lei aveva solamente 18 mesi.
Le parole della madre di Melania Rea
Intervistata da La Stampa, la madre di Melania Rea ha parlato delle difficoltà avute nel crescere la bambina che porta il suo nome, Vittoria, e ha sottolineato anche in che modo sia arrivata a spiegarle il gesto di suo padre ai danni della madre.
“Occorrono tanto coraggio, forza e pazienza. Tre ingredienti indispensabili per andare avanti. Il mio cuore era ed è ancora in lutto per la morte di mia figlia, ma mi sono dovuta fare forza per il bene di mia nipote. Certamente però da sola non ce l’avrei mai potuta fare”, ha detto la donna.
Grazie all’aiuto di suo marito Gennario e del fratello di Melania, Michele, però, la piccola che all’epoca aveva solo 18 mesi è cresciuta ed è arrivata ad essere pronta per sapere la verità.
“Gli esperti ci hanno raccomandato di dire sempre la verità, nel giusto modo, perché i bambini non vanno presi in giro”.
Il racconto alla bambina
Da quanto si apprende dal racconto della signora, la bambina dall’età di 3 anni ha iniziato a fare domande a cui lei e gli altri parenti hanno risposto con la verità. “Le abbiamo detto che era morta. Che l’avevano uccisa e abbandonata in quel bosco. E che in quel bosco c’era anche suo padre”.
E per arrivare alla verità su chi ha ucciso sua madre: “Siamo andati per gradi, ovviamente”.
Ma ora, per fortuna, quella bambina è cresciuta e ha dei sogni: “È una ragazzina serena e molto studiosa, frequenta il primo anno di liceo scientifico. Vuole fare il magistrato”.