La premier Giorgia Meloni dopo l’incontro a Stoccolma con il premier svedese incontrerà nel pomeriggio a Berlino il cancelliere Scholz.
Stoccolma-Berlino in una sola giornata per la presidente del Consiglio. Giorgia Meloni ha voluto racchiudere due vertici con la presidenza di turno del Consiglio europeo e con lo stato più forte dell’Ue. I due incontri sono preliminari al Consiglio europeo straordinario che si terrà a Bruxelles il 9 e il 10 febbraio. Tema centrale di questo Consiglio Ue è proprio il contrasto all’immigrazione illegale, voluto dall’Italia e ribadito dal piano della presidente von der Leyen.
Nella mattinata di oggi venerdì 3 febbraio, Giorgia Meloni ha incontrato a Stoccolma il premier Ulf Kristersson per provare a sciogliere le resistenze svedesi sull’immigrazione e la riforma che chiede a gran voce il governo italiano come problema urgente. La richiesta è stata accolta dai vertici, infatti, al consiglio Ue la presidente della Commissione Ue presenterà il piano per proteggere le frontiere esterne e per gestire i flussi. Ma la presidenza di turno svedese ha messo in chiaro che le cose non cambieranno nel semestre guidato da Stoccolma.
Partita complessa sugli aiuti di Stato tra Roma e Berlino
Per Meloni è la prima visita in una capitale Ue e la scelta di Stoccolma non è stata casuale. La premier ha colto l’occasione anche per ribadire il “forte sostegno” all’adesione di Svezia e Finlandia all’Alleanza atlantica la cui entrata è però ancora bloccata dal veto per Stoccolma da parte della Turchia. Un altro punto di discussione importante, che sarà anche sul tavolo del Consiglio europeo, è il sostegno alle imprese europee e la risposta all’Inflation act americano.
Nel primo pomeriggio la premier sarà a Berlino presso la cancelleria dove Giorgia Meloni incontrerà Olaf Scholz. Nel vertice con la Germania sarà centrale la questione energetica. L’obiettivo del governo è quello di far diventare l’Italia un hub energetico per il Mediterraneo e un ponte tra Europa e Africa ma allo stesso tempo vuole rafforzare le connessioni con la Germania e il nord Europa. Nell’ottica della transizione ecologica, l’obiettivo è quello di potenziare le infrastrutture esistenti e sviluppare nuovi progetti congiunti anche nel settore dell’idrogeno.
Inoltre, Meloni e Scholz ribadiranno l’impegno comune nel sostenere l’Ucraina e rafforzare la Difesa. Mentre più complessa sarà la partita sugli aiuti di Stato su cui Roma e Berlino sono su due binari completamente opposti. Mentre Giorgia Meloni vuole creare un nuovo fondo europeo – bocciato da Berlino, il governo tedesco chiede un allentamento dei vincoli sugli aiuti che andrebbe a beneficio dei paesi più ricchi.