“Meloni si è piegata all’Iran”, arriva il nuovo dardo infuocato di Orsini

“Meloni si è piegata all’Iran”, arriva il nuovo dardo infuocato di Orsini

Perché Alessandro Orsini accusa Giorgia Meloni di essersi piegata alle richieste iraniane dopo la liberazione di Cecilia Sala.

La liberazione della giornalista italiana Cecilia Sala e di Mohammad Abedini ha suscitato un ampio dibattito. Sebbene molti abbiano lodato la reazione di Giorgia Meloni, che è riuscita a risolvere in tempi relativamente brevi una crisi diplomatica con l’Iran, il sociologo Alessandro Orsini ha espresso una visione critica, definendo l’intera vicenda come una “vittoria per l’Iran”. 

La critica di Alessandro Orsini a Giorgia Meloni

Secondo Orsini, la premier italiana non avrebbe avuto un ruolo decisivo nella risoluzione della crisi, ma avrebbe semplicemente accettato le richieste di Teheran, piegandosi alle loro condizioni.

Nel suo articolo pubblicato su Il Fatto Quotidiano, Orsini analizza il caso di Cecilia Sala e Mohammad Abedini suddividendo gli eventi in tre fasi. 

La prima fase, secondo il sociologo, riguarda l’arresto di Cecilia Sala in Iran, avvenuto come rappresaglia per il fermo di Abedini a Milano su richiesta degli Stati Uniti. 

La seconda fase vede Giorgia Meloni chiedere a Teheran cosa fosse necessario fare per ottenere la liberazione della giornalista italiana. 

Infine, la terza fase, secondo Orsini, consiste nell’intervento della premier italiana presso Donald Trump, chiedendo il suo consenso per soddisfare le richieste iraniane.

Meloni si è “piegata” all’Iran

Orsini sostiene che Meloni non abbia avuto alcun merito nel risolvere la situazione, ma piuttosto si sia “piegata” alle richieste di Teheran. 

Secondo il sociologo, l’Italia si sarebbe trovata costretta ad accettare le condizioni imposte dall’Iran, sia per motivi legati ai rapporti di forza internazionali che per la necessità di ottenere la liberazione dei due detenuti. 

La sua conclusione è che l’intervento italiano sia stato più una reazione alle ritorsioni iraniane che una vera vittoria diplomatica.

La vicenda della liberazione

La storia di Cecilia Sala inizia il 4 gennaio 2025, quando viene arrestata a Teheran con l’accusa di non aver rispettato le leggi locali durante una visita di lavoro in Iran. 

Tre giorni prima, Mohammad Abedini, ingegnere iraniano di 38 anni, era stato arrestato all’aeroporto di Malpensa su richiesta degli Stati Uniti, accusato di violare le sanzioni contro l’Iran. 

Dopo una breve prigionia, Cecilia Sala è stata liberata l’8 gennaio e ha fatto ritorno in Italia, seguita pochi giorni dopo dalla liberazione di Abedini, grazie all’intervento del ministro della Giustizia Carlo Nordio, che aveva richiesto la sua scarcerazione.