La premier Giorgia Meloni ha debuttato al suo primo Consiglio europeo portando avanti le due tematiche principali: energia e immigrazione.
“La migrazione è un tema centrale per Italia” ha detto la presidente del Consiglio ai leader europei nel suo intervento in Aula. “Un tema complesso su cui gli Stati Membri hanno talvolta visioni differenti, ma sul quale è importante dare un segnale politico e un impegno chiaro da parte dell’Ue e, se necessario, anche ponendo il tema al centro di un vertice ad hoc”. Pone subito la questione la premier Meloni ai suoi colleghi dei 27 nel corso del dibattito sul Vicinato Meridionale.
Meloni ha ribadito l’importanza di adottare una visione strategica unanime da parte di tutti i paesi dell’Unione nei confronti dei paesi del Sud del Mediterraneo che possono rappresentare anche una grande opportunità per l’Ue e con i quali condividiamo le stesse sfide come quella energetica e migratoria. La premier perciò sostiene la proposta della Spagna di un summit Ue-Vicinato Sud nel corso della presidenza spagnola di turno dell’Ue il prossimo anno.
Il primo Consiglio Ue della premier
Anche il ministro per gli Affari Ue Fitto ha ribadito che “Il tema dei migranti sarà oggetto molto probabilmente della prossima riunione dei leader” e che si deve trovare una soluzione a livello europeo, come ha spiegato al punto stampa prima di ripartire per Roma dopo il vertice. Il fedelissimo di Giorgia Meloni risponde anche alle critiche all’Italia. “Le critiche sono sinceramente abbastanza singolari, il quadro lo affronteremo in modo complessivo. Non mi sembra sia il caso di affrontare con dichiarazioni polemiche questa tema molto importante”.
Sui flussi secondari, ovvero chi dall’Italia va nel nord Europa gli altri paesi chiedono più rigore. “Il problema è che se non si controllano i flussi primari, cioè gli arrivi in Italia, a Malta, in Grecia, nel sud Europa è difficile poi controllare i flussi secondari” ha spiegato Meloni.
Relativamente alla questione energetica, come aveva premesso, la premier ha esortato l’Ue a trovare una soluzione efficace per la riduzione del prezzo del gas e ha insistito sul contrasto alla speculazione, soprattutto per i paesi più in difficoltà come l’Italia. Il 19 ci sarà un vertice europeo proprio per definire un accordo sul price cap.
