Giorgio Mulé parla di Berlusconi, Meloni e Salvini, analizzando le differenze nei loro approcci alla politica italiana e internazionale.
Giorgio Mulé, giornalista e politico di Forza Italia, ha rilasciato un’intervista a Beemagazine.it, offrendo una panoramica sulla politica italiana e sui suoi protagonisti. Parlando del legame con Silvio Berlusconi, Mulé ha sottolineato quanto fosse unico l’ex premier italiano: “Di Berlusconi ne nasce uno ogni 400 anni,” ha dichiarato poi ha dato un consiglio a Giorgia Meloni.
Cosa deve fare Giorgia Meloni per essere come Silvio Berlusconi
Secondo l’esperto politico, Giorgia Meloni dovrà imparare da Berlusconi una certa generosità per federare il centrodestra, una qualità che le permette di rinunciare a vantaggi politici per il bene comune del partito.
Mulé ha poi indicato la grande responsabilità di Meloni nel riuscire a unire le diverse anime del centrodestra, sottolineando che per farlo, la leader di Fratelli d’Italia dovrà saper mettere da parte il proprio partito, come faceva Berlusconi: “Meloni deve rinunciare a proteggere posizioni del partito di maggioranza relativa, dando opera di generosità e riconoscimento di qualità sulle persone che magari non sono nel tuo partito”.
Salvini e il principio del piacere
Quando gli è stato chiesto se fosse più facile discutere di questi temi con Meloni rispetto a Matteo Salvini, Mulé ha risposto in modo secco, indicando una differenza di approccio tra i due leader.
“Fratelli d’Italia obbedisce al principio di realtà, mentre Salvini ancora obbedisce al principio del piacere”, ha spiegato, facendo riferimento alla maturazione politica che, secondo Mulé, Salvini non avrebbe ancora compiuto.
Il giornalista ha poi paragonato Salvini alla figura di Vannacci, evidenziando come la Lega sia rimasta troppo marginale nella politica europea, scegliendo un percorso che la isola piuttosto che integrarla nelle dinamiche europee.
Mulé ha sostenuto che, se Salvini avesse maturato un senso istituzionale europeo, avrebbe potuto essere una voce portante, invece di essere relegato ai margini.
Forza Italia e il futuro del governo
Sul futuro di Forza Italia e sul ruolo di Meloni e Salvini all’interno della coalizione, Mulé ha ribadito che il partito resterà sempre nel centrodestra e ha commentato il tema del referendum sull’autonomia differenziata: “Il premierato si farà, con qualche aggiustamento, il referendum sull’autonomia differenziata invece no”.