Nella conferenza stampa di fine anno la premier Meloni ha commentato anche il raggiungimento dei 55 obiettivi del Pnrr.
“Sono contenta per il raggiungimento degli obiettivi del Pnrr” ha detto la premier rispondendo ad una domanda relativa alla notizia arrivata oggi dal ministro Fitto. Meloni ha sottolineato il lavoro coordinato con tutti gli enti locali grazie al ripristino della cabina di regia e la decisione di concentrare la materia in un solo ministero.
“Ora si entra nella parte difficile del piano” ha precisato la premier perché finora è stato tutto “programmazione e riforme” ovvero tutto “sulla carta” mentre ora arriva la parte difficile cioè quella operativa. “Ora arriva la parte in cui questi obiettivi devono diventare cantieri e qui ci sono difficoltà date dall’aumento dei costi delle materie prime e del caro energia”.
Meloni ribadisce che il piano è stato scritto prima della guerra e quindi “in un mondo abbastanza diverso”. Secondo la premier andrebbe mediato con lo strumento del Repower Eu per affrontare le priorità e per lavorare sull’aumento dei costi. “Abbiamo oltre 100 miliardi di euro di opere pubbliche” ricorda. “L’altra cosa importante è semplificare. In Italia c’è difficoltà nello spendere le risorse e portare avanti le opere pubbliche” e questo non è un lavoro facile. In questo senso si inserisce la riforma del codice degli appalti approvata poche settimane fa.
Tassazione premiale per chi crea lavoro
Sulla riforma fiscale, Giorgia Meloni ribadisce l’intenzione del governo di andare avanti seguendo le “direttrici già visibili nella manovra finanziaria”. Uno di queste è il taglio del cuneo: “Sul taglio del costo del lavoro si deve fare molto di più” ha detto la premier. “Il secondo grande obiettivo è una tassazione che tenga conto della composizione del nucleo”. Meloni ribadisce che il tema della natalità è una priorità per questo governo ma perché è una materia economica. “, del numero dei figli. La vicenda della natalità è per noi una priorità ed è una materia economica. “Siamo in una situazione per la quale il nostro sistema di welfare non può reggere nel medio periodo”.
Riguardo alla tassazione, l’obiettivo è premiare chi crea lavoro e quindi seguendo la logica del più assumi e meno paghi. “Se ti metti in gioco lo stato ti riconoscerà quello che hai fatto” ha spiegato la premier.