Superbonus? Meloni: “Quando spende lo Stato nulla è gratis”

Superbonus? Meloni: “Quando spende lo Stato nulla è gratis”

Il presidente del Consiglio ha riferito che il Superbonus “è costato ad ogni italiano 2mila euro”: a breve l’incontro tra gli enti.

Recentemente il governo ha annunciato una nuova stretta per quanto riguarda i bonus edilizi (tra cui il Superbonus). Il governo ha decretato che non si potrà più ricorrere ai crediti d’imposta degli incentivi fiscali per gli enti territoriali. In questo senso il decreto approvato dal Consiglio dei ministri ha abrogato la possibilità di cedere i crediti relativi alle spese per gli interventi di riqualificazione energetica e di interventi di ristrutturazione.  

Arriva anche una critica nei confronti del Superbonus 110%, l’agevolazione fiscale che consiste in una detrazione del 110% delle spese sostenute a partire dal 1 luglio 2020 per la realizzazione di specifici interventi finalizzati all’efficienza energetica e al consolidamento statico o alla riduzione del rischio sismico degli edifici.

Il buco di 38 miliardi

Durante la conferenza stampa, la Meloni ha spiegato che “il superbonus ha creato un buco di 38 miliardi nelle casse”. Secondo il presidente del Consiglio, il provvedimento sarebbe costato circa 2mila euro per ogni cittadino che ne ha usufruito.

“A ogni italiano il superbonus è costato 2.000 euro. Quando spende lo Stato, non è nulla gratis”. Sono queste le affermazioni del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, durante un video della sua rubrica ‘Appunti di Giorgia’. La leader ne ha approfittato per rendere note le presunte cifre relative all’agevolazione fiscale.

A tal proposito a breve si terrà a Palazzo Chigi un incontro fra il governo e le categorie interessate. “Il costo totale” del provvedimento “attualmente è di 105 miliardi di euro”, dice. “Ci sono state moltissime truffe, circa 9 miliardi di euro di truffe”.

Poi rincara la dose: “Se lasciassimo il superbonus così com’è non avremmo i soldi per fare la finanziaria. Ora dobbiamo cercare soluzioni per evitare il tracollo di migliaia di aziende. Ora dobbiamo difendere bilancio pubblico”. Proprio per questo motivo la leader ha richiesto un incontro tra le associazioni “per chiedere come possiamo aiutarle e per mettere tutto su un binario sensato”.