Giorgis Meloni si oppone alla risoluzione di Strasburgo contro il governo amico di Viktor Orbàn.
La Lega e Fratelli d’Italia non hanno votato il documento del Parlamento europeo contro l’Ungheria di Orbàn suscitando le paure di Bruxelles. Ma la leader Giorgia Meloni ha commentato l’episodio a Radio Anch’io dicendo che “Tutti i partiti ungheresi, si sono indignati per questo documento, anche quelli che si oppongono a Orban. E’ una dittatura davvero?”. “La sinistra non mi pare che sia storicamente nazionalista eppure sono tutti d’accordo sul fatto che vivono questa vicenda come una discriminazione” ha precisato.
Meloni ricorda che Orbàn ha vinto le elezioni e più volte con ampio margine nonostante avesse tutti contro. “E’ un sistema democratico.” Poi ammette che i modelli d’est sono diversi dal nostro “E questo perché fino agli anni ‘90 li abbiamo abbandonati sotto il giogo sovietico, ora dovremmo dargli una mano”, incita la leader di FdI.
La leader di FdI in difesa di Orbàn
Inoltre secondo Giorgia Meloni il documento del Parlamento è molto politico. “Forse non ci siamo resi conto della situazione in cui ci troviamo. C’è un conflitto, la scelta intelligente sarebbe avvicinare le nazioni europee piuttosto che allontanarle. Non possiamo regalare alleati ai nostri avversari” riferendosi alla vicinanza di Orbàn a Putin. Il documento dice in sostanza che l’Ungheria non deve più prendere fondi europei. Secondo Meloni è una questione di simpatia e antipatia per i vari governi da parte dell’Ue.
La leader di FdI tira in ballo un altro paese che prima della guerra era continuamente richiamato dalle istituzioni mentre oggi è molto più soft l’atteggiamento nei suoi confronti proprio perché in prima linea Nato contro la Russia. Ma Giorgia Meloni in riferimento ad attacchi alla Polonia ricorda che “si sta caricando tutti i profughi ucraini senza chiedere niente all’Europa. Vogliamo davvero aprire questo fronte? La Polonia, lo dice la Nato, rischia di trovarsi in guerra con la Russia. E noi cosa facciamo? Attacchiamo la Polonia esattamente come l’Ungheria?”.