Giorgia Meloni commemora le vittime delle foibe: “L’Italia onora la memoria”

Giorgia Meloni commemora le vittime delle foibe: “L’Italia onora la memoria”

Giornata del Ricordo: la premier Giorgia Meloni commemora le vittime delle foibe e l’esodo istriano.

Nella Giornata del Ricordo, la premier Giorgia Meloni parteciperà alla cerimonia commemorativa presso il monumento nazionale della Foiba di Basovizza. Oggi, l’Italia si ferma per ricordare la memoria delle vittime dei massacri delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata.

Giorgia Meloni

La premier Meloni a Basovizza: il messaggio alle vittime

In un post sui social, la premier Giorgia Meloni ha sottolineato l’importanza del ricordo: “Il mio pensiero va ai Martiri delle Foibe e agli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia. L’Italia onora la memoria di chi fu vittima di quegli orrori disumani e non dimentica il dolore patito da chi fu costretto ad abbandonare la propria casa e la propria terra per amore dell’Italia“.

Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano ha evocato l’immagine di un: “Lungo buco nero, quasi un’altra foiba, quella della memoria“. Il ministro ha voluto criticare il silenzio che per anni ha circondato queste tragedie, aggravato da tensioni ideologiche. Ha inoltre annunciato l’approvazione di un disegno di legge per la creazione di un Museo del Ricordo a Roma, enfatizzando la necessità di educare le nuove generazioni su questi eventi.

L’appello di Mattarella contro l’oblio

Politici di diversi schieramenti hanno espresso il loro omaggio alle vittime. Lorenzo Fontana, presidente della Camera, ha ricordato l’importanza di: “Preservare e tramandare la verità storica“. Mentre Matteo Renzi ha enfatizzato la necessità di ricordare: “La tragedia troppo a lungo negata e sepolta“.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha sottolineato come l’oblio sia un: “Affronto alle vittime e un danno inestimabile per la coscienza collettiva di un popolo e di una nazione“.

Nel suo discorso, ha richiamato l’importanza di mantenere viva la memoria delle persecuzioni e delle tragedie. Questo al fine di garantire che il passato rimanga “irripetibile” e per evitare la ricostruzione di un “muro di Berlino” che divida nuovamente gli individui.

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