Meloni 'Robin Hood al contrario': quanti soldi perdono i redditi bassi
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“Robin Hood al contrario”, Meloni: la nuova misura taglia le gambe agli stipendi più bassi

Giorgia Meloni

Una misura pensata per aiutare i lavoratori potrebbe nascondere un effetto paradossale: colpire chi guadagna di meno, la nuova mossa del governo Meloni.

La recente manovra del governo Meloni, che ha modificato il taglio del cuneo fiscale, sta sollevando polemiche. La misura, volta a ridurre il peso fiscale sui lavoratori, sembra avere un effetto controproducente, penalizzando in particolare i redditi più bassi. Secondo un dossier della CGIL, la trasformazione da contributivo a fiscale ha portato a conseguenze inattese.

Giorgia Meloni

Meloni “Robin Hood al contrario”: quanti soldi perderanno i lavoratori

Sotto i 35mila euro la stragrande maggioranza ci perde”, ha dichiarato Christian Ferrari, segretario confederale della CGIL, in un’intervista a Repubblica

Il sindacato evidenzia che, nel 2025, i lavoratori con redditi annui compresi tra 8.500 e 9.000 euro lordi perderanno fino a 1.200 euro netti, pari a due mensilità in meno rispetto al 2023.

Nel 2023, il taglio del cuneo fiscale agiva “a monte”, aumentando l’imponibile fiscale dei lavoratori di 548 euro. Con la nuova manovra voluta dal governo Meloni, invece, il taglio avviene “a valle” ed è esentasse, riducendo di fatto l’imponibile fiscale.

Per chi guadagna tra 8.500 e 9.000 euro annui, ciò significa un calo dell’imponibile da 8.268 a 7.719 euro, rendendo molti contribuenti tecnicamente “incapienti”. 

Questo status li esclude dal diritto all’ex bonus Renzi (ora trattamento integrativo) di 100 euro al mese, causando una perdita complessiva di 1.200 euro l’anno.

Le prospettive future per i lavoratori a basso reddito

Secondo la CGIL, la misura ha trasformato il taglio del cuneo fiscale in una sorta di “Robin Hood al contrario”, come denunciato dal Caf Acli, penalizzando le fasce più povere della popolazione per sostenere chi guadagna di più.

Un’ingiustizia intollerabile sul lavoro povero”, ha dichiarato Maurizio Landini, segretario generale della CGIL, ribadendo la necessità di rivedere le politiche fiscali per garantire equità.

La situazione attuale richiede un intervento immediato per evitare che i lavoratori con redditi più bassi subiscano ulteriori penalizzazioni. 

La CGIL ha già chiesto un incontro con il governo per discutere possibili correttivi. Tuttavia, resta da vedere se e come la manovra verrà modificata.

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ultimo aggiornamento: 24 Gennaio 2025 15:11

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