Le recenti vicende legate al caso Almasri stanno scuotendo profondamente il governo di Giorgia Meloni: spuntano due possibilità.
Il 18 gennaio 2025, Osama Almasri, ufficiale militare libico accusato di crimini di guerra e contro l’umanità, è stato arrestato a Torino su mandato della Corte Penale Internazionale (CPI). Tuttavia, pochi giorni dopo, il governo di Giorgia Meloni ha deciso di rimpatriarlo in Libia, giustificando la scelta con presunte irregolarità nel mandato d’arresto emesso dalla CPI.
Le indagini sulla premier Giorgia Meloni: il caso Almasri la “terrorizza”
Questa decisione ha suscitato forti critiche da parte dell’opposizione e di diverse organizzazioni per i diritti umani. Si accusa il governo Meloni di aver ceduto a pressioni libiche, compromettendo l’integrità morale e legale dell’Italia. La CPI ha espresso disappunto per la mancanza di consultazione da parte di Roma prima del rilascio di Almasri.
A seguito di questi eventi, la Procura di Roma ha avviato un’indagine nei confronti della premier Giorgia Meloni, del ministro della Giustizia Carlo Nordio e del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ipotizzando i reati di favoreggiamento e peculato.
Meloni ha dichiarato: “Non sono ricattabile”, respingendo le accuse e sottolineando la correttezza dell’operato del governo.
L’opposizione chiede chiarimenti al governo, sollevando interrogativi sulla gestione del caso Almasri e sugli accordi con la Libia.
Le due possibilità della Premier
Analizzando i fatti, ci sarebbero due possibili vie percorribili: interrompere i finanziamenti degli assassini in Libia chiudendo, di fatto, tutti i rapporti, oppure dimettersi.
Presumibilmente incominciando da Nordio e Pianterosi mandati in Parlamento al suo posto e, come ovvio, sollecitati a gran voce dall’opposizione.
Cosa farà Giorgia Meloni? Il tempo stringe e l’ansia – questa volta – potrebbe costare cara.
Conte e Schlein senza freni
Nel frattempo, sia Conte che Schlein hanno chiesto spiegazioni, specie sull’assenza della Premier in Parlamento.
“Meloni ci ha abituati alla sua incoerenza ma qui si parla della sicurezza nazionale”, ha affermato la segretaria del PD.
Il Leader del Movimento 5 Stelle ha aggiunto: “Oggi c’è una grande assenza, la presidente Meloni scappa dal Parlamento, è un atto di grande viltà istituzionale. Lo so che ci sta guardando Meloni, e visto che non è venuta in Aula per l’informativa, non parli più sui social o in tv, non si permetta per vigliaccheria di parlare di questa vicenda davanti a qualche scendiletto”.