Meloni pubblica il video dello stupro: “Nessun rispetto per la vittima” 

Meloni pubblica il video dello stupro: “Nessun rispetto per la vittima” 

La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha postato il video dello stupro di una donna: l’opinione pubblica è inferocita.

Nella giornata di ieri, la politica italiana Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia nonché candidata alle imminenti elezioni del 25 settembre, ha pubblicato il video di una donna che è stata vittima di violenza sessuale.  

La motivazione? Secondo alcuni si tratterebbe di un atto compiuto con lo scopo di generare altro odio sociale e per becera propaganda politica. Il gesto della leader di Fratelli d’Italia ha reso pubblico il dolore e la nudità della donna vittima dell’abuso.  

Marta Collot, candidata di Unione popolare come capolista alla Camera a Bologna, a sua volta aveva denunciato uno stupro avvenuto tre anni fa. Le sue parole: “Nessun rispetto per la vittima”.

Le parole della prima cittadina di Piacenza

La sindaca di Piacenza, Katia Tarasconi, in un’intervista su Quotidiano.net ha parlato così della vicenda: “La violenza sulle donne è una questione talmente grave che non si può affrontare in campagna elettorale per fare scalpore. Solo la vittima può avere il diritto di decidere se diffondere le immagini, nessun altro. Fare un uso strumentale di una questione così delicata fa schifo a prescindere. Ma non è una questione di genere: abbiamo avuto tanti esempi di donne che non difendono le donne”. 

Marta Collot, sulla vicenda: “Ognuno ha diritto di scegliere come gestire e affrontare una questione così delicata. Io ho scelto di farlo in modo collettivo, come tutto quello che faccio. Io l’ho raccontato perché non volevo sentirmi solo una vittima. C’è un mondo che ci calpesta tutti i giorni: dobbiamo reagire per lottare”. 

L’atto di Giorgia Meloni mette in evidenza la sua politica ed il suo programma, connotato fortemente da tratti razzisti e che punta alla discriminazione delle minoranze. L’intento della leader era chiaramente quello di racimolare qualche voto in più durante la campagna. 

La Collot conclude: “Sono anni che si parla di voto utile. Noi siamo un’alternativa a chi si è inginocchiato a Draghi, mandando le armi in Ucraina. Il Pd chiede di unirsi nel nome dell’antifascismo e poi finanziano i nazisti del battaglione Azov… Centrosinistra e centrodestra ormai sono uguali. Il nostro slogan è chiaro: abbassare le armi e alzare i salari“.