Secondo l’Economist, Giorgia Meloni potrebbe diventare il ponte tra Europa e Donald Trump: ecco in che modo.
La figura di Giorgia Meloni si sta consolidando come un ponte tra Europa e Stati Uniti, soprattutto in vista del ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. Secondo un articolo dell’Economist e diverse analisi, la presidente del Consiglio italiana potrebbe diventare la “voce conservatrice” che rafforza i legami tra il nuovo corso americano e l’Europa.
Meloni e Trump: il “ponte” tra Europa e USA
A sottolineare l’importanza di questa relazione è stato anche Andrea Stroppa, consigliere di Elon Musk in Italia, che ha definito l’incontro tra Meloni e Trump a Parigi, durante la riapertura di Notre Dame, un’opportunità cruciale: “Abbiamo la rara opportunità di avere un rapporto speciale con gli Stati Uniti. Felice di contribuire a costruire questa solida relazione”.
Dagli Stati Uniti, il think tank conservatore Heritage Foundation conferma questa prospettiva. James Carafano, una figura di spicco dell’organizzazione, ha dichiarato: “Il rapporto Trump-Meloni sarà il più importante nelle relazioni transatlantiche. Trump beneficerà di una voce conservatrice forte e solida in Europa con cui decidere proposte e strategie”.
I dossier internazionali
L’alleanza Meloni-Trump potrebbe coprire numerosi fronti internazionali, dall’energia all’immigrazione, dall’Ucraina alla Cina, fino a progetti strategici come:
- Iniziativa dei Tre Mari: un forum che coordina infrastrutture e sicurezza tra 12 Stati dell’Europa centrale e orientale.
- IMEC (India-Middle East-Europe economic corridor): un corridoio economico e infrastrutturale che collega l’India all’Italia, fondamentale per lo sviluppo del Mediterraneo.
Secondo Carafano, Meloni e Trump condividono una visione di crescita e prosperità per l’Europa, puntando su proposte concrete e collaborazioni bilaterali.
Non manca però una domanda cruciale: il rafforzamento dei rapporti bilaterali tra Italia e Stati Uniti potrebbe indebolire l’unità tra gli Stati membri dell’UE?
Carafano risponde con ottimismo: “Questa nuova Commissione adotterà un approccio pragmatico nei confronti di Trump. Usa e Ue troveranno terreni comuni inaspettati, e la destra potrebbe diventare una forza politica transatlantica più coerente della sinistra”.