Il governo si impegna per assicurare la piena attuazione del piano, evitando errori dovuti alla fretta.
Il nostro piano è il più grande d’Europa, e la sua revisione richiede una verifica accurata per evitare di fare le cose in fretta e in modo inefficiente. La scadenza per proporre modifiche è il 31 agosto 2023 e Fitto sta collaborando con la Commissione Europea e le singole Amministrazioni per garantire una piena attuazione delle azioni previste.
Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, afferma che il governo sta facendo ciò che è necessario per il Paese riguardo al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Secondo Meloni, il fatto che solo 5 Stati abbiano presentato una proposta di revisione del Piano con l’integrazione del REPowerEU dimostra che siamo in linea con i tempi. Il governo farà tutto il necessario affinché queste risorse siano utilizzate in modo efficace ed efficiente.
Meloni sottolinea che in Italia la capacità di spesa è da tempo un problema storico. L’associazione della delega del PNRR con le Politiche di coesione nasce proprio dalla necessità di garantire una maggiore sinergia tra le diverse fonti di finanziamento, sia per garantire che i fondi vengano effettivamente spesi, ma anche per privilegiare misure di alta qualità che rafforzino la competitività e abbiano un impatto sul PIL.
Meloni afferma che mettere in sicurezza l’Italia è una sfida epocale e che bisogna cambiare paradigma. Ci sono stati decenni di scelte mancate e di ritardi nel curare il territorio, sottovalutando il suo valore come investimento strategico. Riguardo al commissario, Meloni afferma che valuteranno le competenze e sceglieranno il profilo più adatto.
La premier ritiene che il governo abbia risposto immediatamente all’alluvione, ma comprende che ciò non è sufficiente e che sono necessarie ulteriori misure per la ricostruzione. Secondo Meloni, è giunto il momento di immaginare un modello completamente nuovo che coinvolga e responsabilizzi maggiormente tutte le amministrazioni e permetta di realizzare velocemente e adeguatamente le infrastrutture necessarie. Inoltre, è importante comprendere che ci sono interventi che non possono più essere rimandati o ostacolati dalla burocrazia o da un’ideologia ecologista.
Riguardo alla collaborazione con Bonaccini, Meloni afferma che i partiti e le istituzioni sono due cose diverse, e che è un dovere collaborare per risolvere i problemi dei cittadini. Meloni ritiene che non ci sia nulla di eccezionale nel lavorare insieme al presidente Bonaccini e si stupisce che qualcuno possa pensare il contrario. In questa situazione di emergenza, sono arrivati segnali positivi da parte delle categorie produttive, dei sindacati e dei diversi livelli istituzionali, e secondo Meloni, questa è la strada giusta da seguire.