Milan, Suso chiamato al salto di qualità: Gattuso vuole un giocatore meno egoista e più incisivo. E Higuain pende dal mancino dello spagnolo.
Uno dei giocatori più tecnici nella rosa del Milan, Suso è croce e delizia di Gennaro Gattuso. Le sue doti individuali non si discutono ma il suo atteggiamento può essere da rivedere. Pilastro della squadra , lo spagnolo in diverse occasioni ha indispettito Curva e allenatore per il suo egoismo. L’ex Liverpool a tratti ha dato l’impressione di fidarsi poco dei compagni preferendo avventurarsi in proibitive azioni personali piuttosto che giocare di squadra. A questo va aggiunto qualche dribbling di troppo in zona calda che ha fatto sfumare diverse potenziali palle gol.
Milan, meno responsabilità sulle spalle di Suso
Va detto che fino allo scorso anno la responsabilità della squadra gravava quasi interamente proprio sulle spalle di Suso che spesso si è ritrovato a predicare nel deserto. Da qui la tentazione di lasciare i rossoneri, da qui la decisione del club di affiancargli un fuoriclasse come Gonzalo Higuain. Libero dalle pressioni psicologiche lo spagnolo è ora chiamato al salto di qualità. Suso deve dimostrare il suo valore e il suo spessore. Il club ha deciso di puntare su di lui ma vuole qualcosa in più.
Suso e Higuain a caccia dell’intesa vincente
In fase realizzativa Higuain pende dal mancino di Suso, chiamato a puntare l’uomo e ad aprire spazi per il suo nuovo partner di reparto. L’accoppiata è potenzialmente devastante (e non stiamo considerando l’apporto di Calhanoglu) ma per funzionare serve che Suso diventi più italiano, mano bello ma più incisivo. La sfida del San Paolo rappresenta un ottimo banco di prova per lo spagnolo, nella speranza che sia finalmente arrivato il momento del definitivo salto di qualità.
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