Mercato Milan, Massimiliano Mirabelli aveva chiuso l’affare Bernard: lo stop da parte della proprietà cinese rimette tutto in discussione.
Mercato Milan – Dopo Ivan Strinic e Pepe Reina Massimiliano Mirabelli era pronto a regalare ai tifosi rossoneri e al tecnico Gennaro Gattuso il terzo colpo a costo zero per puntellare la rosa con qualche innesto di valore nonostante le possibili restrizioni economiche cui dovrà sottostare il club di via Aldo Rossi in virtù del settlement agreement e delle sanzioni che arriveranno dall’UEFA.
Milan, Bernard per giugno: Massimiliano Mirabelli aveva già bloccato il giocatore
Il terzo giocatore pronto a vestire la maglia rossonera era Bernard dello Shakhtar, un numero dieci di qualità e fantasia per dare maggiore imprevedibilità alle manovre offensive del Milan.
Il fatto che il giocatore si liberi a costo zero può metterne in dubbio il valore, ma il fantasista brasiliano (con il passaporto spagnolo) poteva essere davvero un buon innesto nel centrocampo del Milan.
Bernard potrebbe avere difficoltà nel 4-3-3 ideato da Gennaro Gattuso e potrebbe essere costretto a reinventarsi come esterno d’attacco, come fatto con successo da Hakan Calhanoglu, ma sicuramente potrebbe ben figurare nel 4-4-2 o nel 4-3-1-2 che in qualche occasione Rino ha proposto a partita in corso e, in maniera nefasta, dal primo minuto nella sfida contro il Benevento.
Milan, stop dalla Cina per Bernard
Secondo quanto emerso nelle ultime ore, la proprietà cinese avrebbe bloccato l’operazione Bernard (Transfermarkt) perché non convinta del valore del giocatore.
Yonghong Li sperava di festeggiare la qualificazione alla prossima edizione della Champions League e invece ha dovuto rimandare tutto almeno di un anno.
Per il buon proseguimento del progetto rossonero, la partecipazione alla massima competizione europea sarà fondamentale, motivo per il quale il prossimo mercato estivo dovrà concentrarsi su pochi giocatori ma di livello indiscusso.
Al momento l’operazione Bernard resta dunque in stand by in attesa del verdetto dell’UEFA e soprattutto in attesa di capire il futuro anche sportivo di una squadra che nelle ultime giornate ha perso anche il sesto posto in classifica.