Il terzo ritorno del Boa a Milano era operazione fattibile. Il giocatore aveva dato l’assenso, ma la società alla fine ha fatto saltare l’affare
All’inizio di gennaio sembrava una pista molto calda. Le strade di Kevin Prince Boateng e del Milan sembravano ancora una volta incontrarsi, dopo il primo arrivo a Milano nel 2010 e la seconda avventura, un po’ in sordina, cominciata nel gennaio del 2016 e conclusa sei mesi dopo. L’ex calciatore del Sassuolo, protagonista di un grande avvio di campionato in maglia neroverde, poteva essere un rinforzo importante per il reparto offensivo. La società di via Aldo Rossi alla fine ha detto no, lasciando via libera al clamoroso e improvviso blitz del Barcellona.
Milan, no al “vecchio” Boateng
La volontà del Milan è ormai chiara. Quella di svecchiare gradualmente la squadra, con innesti che siano al di sotto dei 25 anni. Calciatori di sicuro affidamento e con ampi margini di miglioramento. Gli acquisti di Paquetà e Piatek (22 e 24 anni) vanno proprio in questa direzione.
Il trentunenne Boateng, invece, avrebbe rappresentato una deviazione dalla strategia impostata dall’amministratore delegato Ivan Gazidis. Nonostante le parti si siano parlate, sin dalla fine di dicembre, alla fine l’affare non si è fatto. Il giocatore, però, era ben disposto a tornare in rossonero per la terza volta in carriera.
Le cifre di Boateng al Milan
Arrivato nell’estate del 2010, dopo un affare andato in porto grazie anche alla collaborazione del Genoa, Boateng è stato uno dei protagonisti dell’ultimo scudetto rossonero. Tra Ibra e Robinho, il ghanese si è ritagliato un posto importante in squadra, agendo nel ruolo di trequartista. Il Boa lascia i rossoneri tre anni dopo e ci ritornerà da svincolato nel gennaio 2016, non lasciando però il segno.
Con la casacca rossonera Boateng ha preso parte a 114 partite ufficiali, mettendo a segno 18 reti (11 in Serie A, 6 in Champions). Col Diavolo il calciatore ha vinto uno scudetto e una supercoppa italiana.
