Biden ha chiesto di non revocare le restrizioni imposte dall’amministrazione Trump riguardo i migranti al confine col Messico.
Ieri sarebbero dovute scadere le restrizioni imposte dall’amministrazione degli Usa di Donald Trump. In attesa di entrare nel territorio degli Stati Uniti quindi migliaia di migranti provenienti da Centro e Sud America si sono radunati e ammassati al confine. La tensione alta alla frontiera ha fatto fare retromarcia al presidente Biden che avrebbe chiesto alla Corte Suprema di non revocare le restrizioni in vigore prima di Natale.
I migranti sudamericani non possono chiedere asilo negli Usa da marzo 2020 con la motivazione di prevenire la diffusione del Covid. Tali restrizioni sarebbero dovute essere revocate dall’amministrazione Biden ma per il momento restano in vigore e migliaia di migranti restano ancora oltre il confine impossibilitati a chiedere asilo politico negli Usa. Questa decisione porterà molto probabilmente a disagi e ad un temporaneo aumento degli attraversamenti illegali al confine, ne è consapevole la Casa Bianca.
Biden ha chiesto di non revocare le restrizioni imposte da Trump
Sale la tensione e la frustrazione insieme alla rabbia per il diritto negato al confine tra Messico e Usa. La richiesta di Biden potrebbe essere respinta dalla Corte Suprema, anche se non ci sperano i migranti che intanto restano ammassati nei centri di accoglienza iperaffollati nelle città di confine messicane come Tijuana o Ciudad Juarez.
“Tutti si stanno preparando. La città di El Paso ha appena dichiarato lo stato di emergenza. Pensano che le persone processate e rilasciate potrebbero salire a circa 6000 al giorno. In questo momento sono 1500. Spero che si intervenga. Nel frattempo noi stiamo dando una mano” ha detto un prete al confine. Nel frattempo, il Texas ha schierato 500 militari della Guardia Nazionale lungo il Rio Grande per impedire ai migranti di raggiungere El Paso da Ciudad Juarez.