Messina Denaro non si presenta al processo

Messina Denaro non si presenta al processo

Il boss Matteo Messina Denaro ha rinunciato a presentarsi al processo nel quale è accusato d’essere il mandante delle stragi di Capci.

Continuano le indagini sulle attività mafiose legate al boss mafioso Matteo Messina Denaro, il boss di Cosa Nostra arrestato lo scorso 16 gennaio. Nella giornata di oggi, 3 marzo 2023, gli inquirenti hanno tratto in arresto anche Rosalia, la sorella del boss latitante di Cosa Nostra. 

Le indagini continuano

A coordinare l’inchiesta la Procura di Palermo. Adesso le forze dell’ordine continuano nella loro opera investigativa, nel tentativo di scovare altri criminali legati in qualche modo a Messina Denaro. Sono in corso decine di perquisizioni per tutto il trapanese.  

Nel frattempo è giunta notizia che il boss latitante ha rinunciato questa mattina a comparire al processo. Si tratta del caso nel quale risulta imputato come mandante delle stragi di Capaci e di via D’Amelio. Il processo in questione si terrà a Caltanissetta.  

Stando a quanto riferito dalla corte presieduta dalla presidente della corte d’Appello, Maria Grazia Vagliasindi, in seguito alla rinuncia del mandato del suo avvocato, Matteo Messina Denaro non ne ha nominato un altro.  

Matteo Messina Denaro

Per questo motivo gli è stato assegnato come difensore d’ufficio, Calogero Montante. È stata Lorenza Guttadauro, la nipote del boss nonché legale, a rimettere il mandato. Per poter condurre l’udienza in aula era già stato predisposto il collegamento audiovideo con il carcere dell’Aquila. 

In precedenza il boss mafioso Matteo Messina Denaro era stato visitato in un ospedale blindato situato il Abruzzo. Dopo la visita in ospedale, Messina Denaro ha lasciato la struttura per rientrare nel carcere di massima sicurezza nel quale è detenuto, che dista circa sette chilometri e si trova nella frazione di Preturo. Dalla visita è emerso ufficialmente che l’uomo ha un tumore al colon in stadio avanzato. Fino alla scorsa settimana l’uomo si stava sottoponendo a delle sedute chemioterapiche direttamente all’interno della sua cella, seguito da una squadra di medici guidata da Luciano Mutti, il dirigente del reparto di Oncologia dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila.