Dopo l’arresto del super latitante era stato pubblicato online uno scatto che raffigurava il boss con un medico de “La Maddalena” di Palermo.
L’interrogatorio in cui Matteo Messina Denaro, poche ore dopo il suo arresto dello scorso 16 gennaio, ha risposto alle domande dei procuratori di Palermo Maurizio De Lucia e Paolo Guido è stato reso pubblico nei giorni scorsi. La conversazione fra il boss ed i giudici ha svelato numerosi retroscena sulla sua latitanza e sull’operato di Cosa Nostra.
Il caso più curioso affrontato da Messina Denaro durante il colloquio con i magistrati, però, è sicuramente quello del selfie scattato alla clinica “La Maddelena” di Palermo pochi giorni prima di essere catturato. Una fotografia che ha contribuito al suo arresto e che ha portato il boss ad affermare “non voglio fare né il superuomo e nemmeno l’arrogante, voi mi avete preso per la malattia: senza la malattia non mi prendevate“.
Com’è nato quel selfie?
“Le spiego – racconta Matteo Messina Denaro durante l’interrogatorio – il selfie con il medico lo sa com’è nato? Perché poi uno deve pagare dazio. Lui è stato uno di quelli che mi operò, il primo aiuto al fegato, io ci andavo ogni mese perché lui mi doveva visitare la ferita, me la curava lui perché era una ferita abbastanza pesante. Ad un tratto mi alzo ci salutiamo perché avevamo un rapporto… ci davamo pure del tu, abbracci, bacio, eh, sto per girarmi e mi fa così: Ce lo facciamo un selfie assieme?” che dico di no? Cioè nascevano cose che poi uno è costretto a fare”.
Il medico in questione era in buona fede, stato animo con una grande assonanza al nome sotto cui il boss si nascondeva: quello di Andrea Bonafede. Il capo dei capi aveva raccontato al dottore di essere un imprenditore agricolo che produceva olio d’oliva.
Catturato grazie alla malattia
“Allora – commenta Messina Denaro sul perchè abbia utilizzato un cellulare – io sono stato costretto al telefonino perché nel momento in cui si va in un ospedale o anche al cinema la prima cosa che chiedono è nome, cognome, telefonino. Allora mi sono fatto il telefonino però soltanto per la malattia, infatti sapevo che andavo a sbattere, non sapevo quando ma lo sapevo perché ho abbassato di molto le mie difese. La Maddalena veda che a me mi telefonava decine di volte durante la settimana per curarmi anche da casa, come si fa senza telefonino? Ma poi nemmeno t’accettano”.