Nel covo di Matteo Messina Denaro, nascosta una pistola revolver “Smith & Wesson” calibro 38 special, già usata dal boss.
Dopo il ritrovamento, nella casa di famiglia di Messina Denaro, i suoi noti Ray-Ban e bottiglie di champagne, i carabinieri trovano un’arma perquisendo l’appartamento del boss in via CB 31 a Campobello di Mazara. Si tratta di una pistola revolver “Smith & Wesson” calibro 38 special, con matricola abrasa. Si attendono le analisi per risalire eventualmente ai delitti legati al latitante.
La pistola abrasata
Continuano le indagini a Campobello di Mazara, alla ricerca di dettagli utili a risalire ai complici di Matteo Messina Denaro durante la sua latitanza. Nell’abitazione di vicolo San Vito, in via Cb31, gli inquirenti hanno trovato una pistola revolver “Smith & Wesson” calibro 38 special, completa di 5 cartucce, e un involucro con ulteriori 20 cartucce dello stesso calibro.
L’arma, palesemente già utilizzata, era carica e nascosta sotto il fondo di un mobile della cucina, che per essere perquisita è stata smontata totalmente. Si attendono le analisi tecniche sulla pistola per capire se è stata usata per alcuni degli omicidi contestati al boss.
Bonafede in silenzio davanti al gip
E’ stata perquisita anche la casa dei suoceri di Andrea Bonafede, morti ormai da anni. L’abitazione, sita in via San Giovanni a poche centinaia di metri dall’abitazione di Giovanni Luppino e quella di Messina Denaro, risulta infatti disabitata da tempo.
Intanto il prestanome del boss ha deciso di restare in silenzio davanti al gip, dopo essere stato arrestato nella casa della sorella a Campobello di Mazara. In una prima fase Bonafede aveva dichiarato di non conoscere il latitante quando gli è stato chiesto che gli fosse prestata la carta d’identità e un posto in cui stare. Ma per il gip non è mai stato credibile che il latitante si sia potuto affidare “ad un soggetto occasionalmente incontrato, non affiliato e che non vedeva da moltissimi anni“.