La multa di 750.000 euro arriva alla società di Meta da parte dell’Autorità garante per la concorrenza e il mercato.
La società che controlla Facebook, Instagram e WhatsApp, non ha seguito correttamente le norme a cui sono sottoste le piattaforme dei social network. Così il Consiglio dell’Agcom ha dovuto adottare all’unanimità un’ingiunzione nei confronti della società Meta per un importo pari a 750.000 euro. Il motivo? Non ha rispettato il codice che vieta la pubblicità di gioco d’azzardo.
L’accusa di Agcom
L’Agcom, il Consiglio dell’Autorità garante per la concorrenza e il mercato, ha sanzionato la società Meta (che controlla i servizi di rete sociale Facebook, Instagram e WhatsApp) per un importo pari a 750.000 euro. Laccusa è di aver violato il divieto di pubblicità del gioco d’azzardo sancito dal Decreto Dignità del 2018.
Il Decreto prevede anche norme di contrasto alla ludopatia, il primo provvedimento emanato dall’Autorità nei confronti di una piattaforma di social media per aver consentito la diffusione di contenuti in violazione del divieto.
La Big Tech viene multata per aver consentito di promuovere giochi con vincite in denaro a tutti i propri clienti business italiani, anche attraverso la targetizzazione delle pubblicità. Inoltre, la società non avrebbe previsto alcuna restrizione alla pubblicità di giochi con vincite in denaro nelle proprie condizioni generali, destinate al mercato italiano e relative alla promozione di beni e servizi a pagamento.
L’Agcom, ha anche imposto a Meta di impedire la diffusione e il caricamento di tali contenuti a ciascun autore delle sponsorizzazioni oggetto del provvedimento, anche in linea con le recenti pronunce della Corte di giustizia dell’Unione europea.
“Pur avendo collaborato pienamente con l’autorità su questo tema, non siamo d’accordo con la decisione presa dall’AgCom e sulla multa imposta. Stiamo valutando le opzioni a nostra disposizione”. Ha fatto sapere un portavoce di Meta.