Maltempo in Italia: le previsioni meteo nel nostro Paese prevedono un inizio di settimana con allerta gialla in alcune regioni. La situazione.
In attesa di conoscere nel dettaglio che tempo farà a Pasqua e Pasquetta, in Italia si deve fare i conti con un inizio di settimane caratterizzata dal maltempo. Le previsioni meteo di lunedì 14 aprile 2025, infatti, sembrano essere piuttosto chiare con l’allerta gialla diramata dalla protezione civile che vede alcune regioni a rischio burrasca e mareggiate.

Meteo: le previsioni della settimana
La settimana che porta alle vacanze di Pasqua e Pasquetta inizia non nel migliore dei modi in Italia. Infatti, il maltempo sta già caratterizzando la giornata di lunedì 14 aprile 2025. In questo senso, la protezione civile ha messo in guardia in merito ad “una perturbazione atlantica si sta spostando dall’Europa occidentale verso il Mediterraneo, portando aria calda, umida e instabile dall’Africa verso l’Italia che causerà un graduale peggioramento del tempo su tutta la penisola”.
Allerta gialla in Italia: le regioni coinvolte
Tale situazione comporterà maltempo in diverse zone del nostro Paese. Nello specifico, sempre la protezione civile ha diramato un’allerta gialla in alcune regioni. L’avviso prevede, fin dalle prime ore di lunedì 14 aprile 2025, venti forti dai quadranti meridionali, con raffiche di burrasca, sulla Sicilia e possibili mareggiate lungo le coste esposte.
Inoltre si attendono anche precipitazioni che potranno essere da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Toscana e Lazio. Tali fenomeni potranno essere accompagnati da rovesci di forte intensità, attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento. In questo senso l’allerta gialla + prevista su Toscana, Lazio, Umbria e parte di Abruzzo.
Va sottolineato come, in particolare per la Toscana, già attenzionata da situazioni simili di recente, l’allerta è partita già dalle 18 di ieri 13 aprile e sarà valida fino a mezzanotte di oggi. Il rischio riguarda la “possibilità di innesco di frane superficiali e colate rapide di detriti e fango, oltre all’innalzamento del livello dei corsi d’acqua minori”.