“Mi colpiva con la catena”: l’assurda violenza sessuale

“Mi colpiva con la catena”: l’assurda violenza sessuale

I dettagli dell’agghiacciante aggressione avvenuta al Pigneto, Roma, dove una donna è stata prima violentata e poi picchiata con una catena.

Un tranquillo aperitivo si è trasformato in un vero incubo per una donna al Pigneto, quartiere di Roma. La vittima, una 36enne, ha subito una violenza assurda che ha scosso l’intera città, secondo le dettagliate ricostruzioni riportate da ilgiornale.it, l’incidente si è verificato venerdì sera, quando la donna, camminando da sola, è stata brutalmente aggredita da un giovane straniero con la catena.

L’attacco improvviso

L’assalitore, un 25enne del Bangladesh, ha approfittato del momento di solitudine della donna per avvicinarsi e iniziare il suo violento attacco. “Mi sono ritrovata improvvisamente con quest’uomo davanti, che mi metteva le mani dappertutto. Ho iniziato ad urlare cercando aiuto,” ha raccontato la vittima a ilgiornale.it.

Cronaca di un’aggressione annunciata

Non contento delle molestie iniziali, l’aggressore ha estratto una catena dalla tasca, con cui ha iniziato a colpire la donna al volto, causando lesioni gravi. “Mi colpiva con la catena, temevo per la mia vita“, ha detto la donna, ancora scossa, nelle sue dichiarazioni a ilgiornale.it. Le ferite inferte hanno richiesto un intervento medico urgente e dieci giorni di prognosi.

Nonostante il trauma, la coraggiosa reazione della donna è stata esemplare. “Mi sono salvata buttandomi istintivamente in mezzo alla strada e chiedendo aiuto a un passante, che mi ha soccorso facendomi salire sulla sua auto e allontanandomi da quella terribile situazione,” ha descritto la 36enne durante l’intervista con ilgiornale.it.

Grazie alla sua pronta denuncia e alla collaborazione di testimoni oculari, tra cui una donna che ha osservato l’aggressione dalla sua finestra. La polizia è riuscita a fermare il giovane responsabile. Il sospetto è stato arrestato con accuse di violenza sessuale e lesioni, e attualmente si trova in attesa di giudizio nel carcere di Regina Coeli.

Questo episodio solleva nuove preoccupazioni sulla sicurezza nel quartiere del Pigneto e pone l’accento sulla necessità di rafforzare le misure di sicurezza in aree potenzialmente a rischio.

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