Mi'Ndujo, la tradizione che diventa fast food
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Direttore: Alessandro Plateroti

Mi’Ndujo, la tradizione che diventa fast food

Cheeseburger

Dal 2007 l’azienda si propone come specialista del panino sanizzo in Italia e presto anche in Europa.

“Mi’Ndujo” ama definire se stesso come “Lo specialista del panino sanizzo“, una realtà capace di cambiare il mondo culinario ponendo l’attenzione sull’eccellenza e la qualità dell’arte della produzione di prodotti apparentemente semplici da preparare, i panini.

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A noi scherzosamente piace chiamarlo ‘il nostro piccolo show food – spiegano gli ideatori dell’iniziativa – perché fin dall’inizio abbiamo scelto di non avere segreti, lavorando davanti agli occhi dei clienti in modo che potessero vedere la lavorazione del panino nei minimi particolari“. Nel corso degli anni, “Mi’Ndujo” è riuscito a mettere le basi per un progetto ampio ed ambizioso che prevede l’apertura di nuovi punti vendita in tutta Europa.

La nascita di Mi’Ndujo

Nato a Cetraro, Marco Zicca – uno degli attuali soci dell’azienda – non è mai stato un grande amante della scuola, e per questo la sua carriera lavorativa è iniziata da giovane, come pizzaiolo. Dopodiché, vista l’indole intraprendente, ha preso in gestione un locale con il supporto della famiglia, la stessa che negli anni ha continuato ad accompagnarlo nelle scelte che l’hanno condotto al successo.

Nel 2006, la svolta. Marco Zicca accetta la proposta di un amico, il quale voleva aprire un locale all’interno del centro commerciale “Metropolis” di Rende ed era alla ricerca di qualcuno che lo sapesse gestire. “Panino genuino“, il nome del ristorante in questione, ha riscontrato subito un discreto successo grazie all’eccellente preparazione del panino sanizzo, cucinato davanti agli occhi dei clienti. Nel giro di qualche tempo si trasformerà in “Mi’Ndujo“, “la prima catena in Italia di show food dal carattere totalmente calabrese”.

Il nome stesso dell’azienda è emblematico: deriva infatti da ‘nduja, il prodotto simbolo della gastronomia calabrese per eccellenza.

Nel frattempo, Marco Zicca ha aperto un locale in Polonia ed uno a Bergamo, ma entrambe le iniziative si sono dimostrate fallimentari. Tuttavia non si scoraggia ed inizia a studiare per apprendere le regole del marketing, le competenze gestionali e le strategie imprenditoriali grazie alle quali potrà mettere solide basi al progetto “Mi’Ndujo”.

Nel corso degli anni, poi, il personale dell’azienda si è ampliato e sono subentrati nuovi soci: Roberto Bonofiglio, Ornela Nokaj ed Eugenio Romano in veste di direttore marketing.

La diffusione del progetto su scala nazionale è partita con l’inaugurazione di un nuovo punto vendita a Cosenza, seguito da un altro a Roma, appena prima del Covid, città che adesso ne conta sei. Tuttavia, la crescita di “Mi’Ndujo” non sembra volersi fermare ai nove locali attuali, e l’obiettivo è proprio quello di ampliare il numero di punti vendita in Italia prima di sbarcare in tutta Europa.

Hamburger

I punti cardine di Mi’Ndujo

“Mi’Ndujo” si impegna ogni giorno nella valorizzazione dei prodotti del territorio calabrese. Ogni panino racconta i sapori della Calabria e le tradizioni culinarie della regione. Tutte le materie utilizzate nella preparazione dei piatti sono scelte meticolosamente da produzioni locali per garantire la qualità e l’autenticità che i clienti ricercano.

Le tipologie di panini proposti, inoltre, cambiano di stagione in stagione, in modo da poter certificare la freschezza e la qualità delle materie prime con le quali sono fatti. La tradizione, poi, continua ad occupare uno spazio non indifferente all’interno dell’azienda, ed i sapori riprendono quelli delle ricette delle nonne calabresi: salsiccia, soppressata, ‘nduja, caciocavallo, patate silane, cipolla rossa di Tropea…

La sostenibilità è garantita in primo luogo dalla collaborazione con fornitori ed imprese locali che a loro volta possono assicurare una produzione a chilometro zero, in modo da prendere parte alla crescita e allo sviluppo dell’economica locale. In questo senso, tra gli obiettivi compare l’intento di diventare un’azienda al 100% plastic free, una scelta impegnativa ma altrettanto necessaria.

“Mi’Ndujo”, inoltre, crede particolarmente nel fattore umano, nella condivisione e nella sincerità, impegnandosi quotidianamente nell’offrire, oltre alle competenze necessarie, un ambiente di lavoro gioioso e sereno per tutti i dipendenti, tra i quali si possono contare “moltissime donne, che hanno una marcia in più sotto molti aspetti“.

L’obiettivo dell’azienda – dichiara Eugenio Romano – è quello di continuare ad investire nel progetto per “far conoscere la Calabria in una narrazione lontana da preconcetti e pregiudizi che la contraddistinguono da sempre“.

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ultimo aggiornamento: 17 Gennaio 2024 9:37

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