“Posseduti da un demone fascistello”: Santoro shock contro Meloni e i suoi

“Posseduti da un demone fascistello”: Santoro shock contro Meloni e i suoi

L’affondo di Michele Santoro dopo i risultati delle elezioni regionali in Emilia e in Umbria: le parole di fuoco sulla Meloni e il governo.

Nel corso della recente puntata di ‘DiMartedì’ su La7 con Giovanni Floris, Michele Santoro non ha fatto giri di parole per commentare i recenti risultati delle elezioni regionali in Emilia-Romagna e in Umbria. In particolare, il noto giornalista e politico ha sottolineato alcuni aspetti e retroscena legati alla vittoria della sinistra e alla reazione del centrodestra con particolare focus su Giorgia Meloni e il governo.

Michele Santoro

Santoro e le elezioni regionali

La vittoria del centrosinistra in Umbria ed Emilia-Romagna è “una buona notizia per tutti noi”. A dirlo è stato Michele Santoro protagonista come ospite della recente puntata di ‘DiMartedì’ su La7 con Giovanni Floris.

L’ex volto Rai ha sostenuto che il trionfo sia dettato dal fatto che “vincono le persone più vicine alla gente”. Ma non solo. Santoro ha espresso anche alcuni commenti sul tema del “pericolo fascista”. Secondo il giornalista “non abbiamo il problema del fascismo alle porte”, ma la vera problematica è la scarsa affluenza al voto. “Significa che questa democrazia viene rifiutata”.

L’affondo su Meloni e il governo

Tra i passaggi più forti, però, ecco Santoro parlare liberamente della Premier Meloni e dei suoi alleati: “Per quanto io dica che il fascismo non è un problema in Italia, loro (Meloni e governo ndr) fanno di tutto per farmi pensare che io stia sbagliando”, le sue parole.

“Come se ognuno di loro avesse un demone fascistello che, appena aprono la bocca, gli mette in bocca delle cose terrificanti”. Successivamente, Santoro ha colpito ulteriormente parlando della Premier come “una posseduta” e che occorra “fare un esorcismo per distruggere questo demone”. Staremo a vedere se ci saranno repliche a queste affermazioni da parte delle persone chiamate in causa o meno.