Durante il ponte di Pasqua sono state sbarcate in soli tre giorni 3mila migranti. L’hot-spot di Lampedusa è al collasso.
Nel Mediterraneo nel lungo weekend di Pasqua ci sono state varie operazioni di salvataggio tra segnalazioni di barche in avaria e migranti in cerca di aiuto. Oltre alle operazioni di sbarco e salvataggio ci sono state però anche varie tragedie.
Sono 38 le vittime di due naufragi uno al largo della Tunisia e l’altro a largo di Malta mentre 18 sono i dispersi. La buona notizia è che sono state messi in salvo oltre 3mila migranti.
Ieri, nel giorno di Pasquetta, i due salvataggi più complessi. La Guardia costiera ha soccorso due grossi barconi, un peschereccio con 800 migrati a sud di Siracusa e un altro con 400 persone a bordo a sud di Capo Passero.
A supporto delle operazioni di ricerca e soccorso anche mezzi aerei di Guardia Costiera e di Frontex. Il barchino di sette metri era alla deriva a causa di un naufragio nella notte fra sabato e domenica in acque sar maltesi per cui la Procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e morte quale conseguenza di altro reato.
Inadeguatezza dei mezzi di trasferimento
A Lampedusa sono arrivati oltre 40 barchini in tre giorni per un totale di duemila persone. Le persone soccorse hanno riferito di essere originarie di Burkina Faso, Costa d’Avorio, Gambia e Guinea. L’inadeguatezza dei pulmini però ha provocato dei rallentamenti nel trasferimento dei migranti, alcuni dei quali non idonei a trasportare persone.
La Questura di Agrigento ha dunque deciso di verificare la responsabilità civili o penali ed eventuali sanzioni nei confronti dell’ente gestore dell’hotspot che deve assicurare mezzi adeguati al trasporto di esseri umani. Intanto questi numeri sproporzionati hanno portato l’hotpost di Lampedusa al collasso.
Oggi un vertice al Viminale ci sarà una nuova stretta sul dossier migranti. Nessun passo indietro quindi da parte del governo.
