La Procura di Catania chiede l’archiviazione per il comandante e il capo missione della Open Arms: cade l’accusa di associazione a delinquere.
Dopo che i pm di Agrigento ha salvato la Mare Jonio decidendo di non procedere con il sequestro preventivo della nave, un’altra vittoria per le Ong arriva da Catania, dove la Procura ha chiesto l’archiviazione delle accuse a carico del comandante e del capo missione della Pro Activa Open Arms.
Open Arms, chiesta l’archiviazione dell’accusa per il comandante e il capo missione
Stando a quanto emerso nelle ultime ore, i pm di Catania hanno richiesto l’archiviazione per Marc Reig Creus e Ana Isabel Montes Mier, comandante a capo missione della Pro Activa Open Arms. Per i due l’ipotesi di reato era quella di associazione a delinquere finalizzata all’immigrazione clandestina.
“Procura di Catania chiede archiviazione per l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Andiamo avanti”, recita il messaggio comparso sulla pagina Facebook dell’Ong.
La missione della Ong e le accuse a carico del comandante e del capo missione
Il fatto risale allo scorso 17 marzo 2018, quando la nave prese a bordo 216 persone salvate al largo della Libia e fece rotta verso l’Italia, sbarcando a Pozzallo. Il capo missione in quell’occasione, probabilmente insieme con il capitano della nave, si rifiutò di consegnare le persone soccorse alla Guardia Costiera libica, preferendo quindi fare rotta verso l’Italia. Contestata anche la scelta di non fare rotta verso Malta, porto sicuro geograficamente più vicino alla nave.
La direttiva della Corte europea sui rimpatri e i respingimenti
La Corte europea ha mandato un chiaro messaggio ai paesi europei sottolineando come non sia lecito respingere o rimpatriare persone che fuggono da paesi in cui corrono il rischio di essere torturati.