Di fronte alla nuova emergenza migranti il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha assicurato: “Non sarò mai complice degli scafisti”. E infuria di nuovo la polemica tra porti chiusi e accoglienza.
Dopo la notizia dei centosettanta morti nel mar Mediterraneo e quella del salvataggio di quarantasette migranti al largo della Libia, il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha voluto mandare un messaggio ai suoi sostenitori: in Italia porti chiusi, il paese non sarà mai complice degli scafisti.
Parole che servono in qualche modo anche a ribadire la posizione del vicepremier dopo il compromesso raggiunto con il premier Conte in occasione dell’ultima redistribuzione delle persone accolte da Malta.
Migranti, Matteo Salvini: “Non sarò mai complice dei trafficanti di esseri umani”
“Io non sono stato, non sono e non sarò mai complice dei trafficanti di esseri umani, che con i loro guadagni investono in armi e droga, e delle Ong che non rispettano regole e ordini“, ha commentato Salvini sulla propria pagina Facebook.
Il rischio è che di fronte ai quasi cinquanta migranti soccorsi, l’Europa possa entrare in nuova fase di stallo prima che si trovi una collocazione delle persone salvate in mare.
Salvini contro i sindaci del Pd: “Dovrebbero occuparsi del lavoro e del benessere dei loro cittadini”
Il ministro dell’Interno ha poi voluto mandare un messaggio anche ai sindaci e agli esponenti del Partito democratico che avevano denunciato le violazioni dei diritti dei clandestini.
Quanto a certi sindaci e governatori di Pd e sinistra anziché denunciare la presunta violazione dei ‘diritti dei clandestini’, dovrebbero occuparsi del lavoro e del benessere dei loro cittadini, visto che sono gli italiani a pagare loro lo stipendio. Sbaglio?”